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“Non si gioca con l’educazione e la salute”, e gli spagnoli tornano in piazza

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Le manifestazioni si sono svolte in 55 città e sono state organizzate da una “piattaforma sociale di difesa del welfare e dei servizi pubblici”, che riunisce i due principali sindacati spagnoli. A Madrid sono state decine di migliaia le persone scese in piazza, oltre 40mila secondo i sindacati.
“I tagli alla Sanità e all’Istruzione sono l’ultima cosa che potevamo sopportare, siamo la classe operaia. Senza di essa, che cosa ci rimane? Dobbiamo lavorare ancora di più. Questo ci porta all’asfissia”, dicono taluni manifestanti. “E’ un crimine tagliare i fondi al settore”. “Popolo d’Europa, ribellatevi”, “No”, gridano alcuni cartelli esposti dai manifestanti.
Il Governo, tagliando 7 miliardi di euro alla sanità e 3 all’istruzione, spera di generare 10 miliardi di euro di risparmio all’anno, per ridurre il deficit dall’8,51% al 5,3%.