Sono un giovane docente di 29 anni, di cui 4 di servizio.
Sono mesi che sto studiando in modo incessante, per il tanto annunciato (ed atteso) concorso straordinario.
Da qualche giorno, però, vedo un atteggiamento da parte dei colleghi più anziani, che a me e a molti coetanei concorsisti, non piace affatto: suddetti signori infatti stanno spingendo per annullare il concorso straordinario, adducendo puerili giustificazioni, quando è ormai noto che loro intento è solo quello di procrastinare il concorso all’infinito, nella speranza di ottenere nel frattempo (con un cambio di Governo) una sanatoria in modo da entrare di ruolo senza alcuna prova e tarpare le ali a chi ha poche annualità di servizio, come il sottoscritto.
Ciò che non tollero è che ad agire così siano colleghi che negli anni hanno avuto diverse possibilità per entrare di ruolo: Concorso 2012, Pas 2013, Tfa 2012 e 2014, Concorsi 2016 e 2018. Solo chi si è laureato dopo il 2014 (anno di attivazione dell’ultimo TFA su materia), non ha mai avuto effettivamente possibilità di entrare di ruolo.
Per i suddetti motivi, io ed i miei colleghi coetanei abbiamo già contattato uno studio legale per tutelarci ed avviare qualsiasi misura finalizzata a preservare la prova concorsuale, che molti vogliono sabotare.
Massimo Rosselli
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