I lettori ci scrivono

Non solo i concorsi: fermiamo anche il Tfa sostegno

C’è sempre una questione che sfugge di mano, quando si discute di stabilizzazione dei precari. Quella connessa al sostegno.


Poiché all’unanimità docenti, sindacati e forze politiche chiedono di bloccare i concorsi in pandemia, è necessario che la richiesta si estenda anche al TFA  sostegno che presenta le stesse problematiche, non una di meno: assembramenti, mancanza di suppletive per chi é in quarantena, spostamenti di docenti che svuoteranno nuovamente  le cattedre e si esporranno al contagio.


Quando si parla di stabilizzazione bisogna farlo anche per i precari su sostegno. Ricordiamo che in ruolo devono andare coloro che hanno almeno 36 mesi di servizio se specializzati e gli altri, sprovvisti di specializzazione, devono aver garantita la formazione perché non possono essere condannati alla precarietà occupando ogni anno le cattedre vacanti e disponibili.

Cerchiamo di stare attenti quando si fanno certe richieste. Le rivendicazioni devono tener conto di tutti i docenti precari. La politica e i sindacati vanno avanti lasciando cadere pezzi per strada.

Abbiamo assistito alla condanna dei docenti di sostegno, ai quali viene oggi negato anche la possibilità di fare un concorso nonostante il lavoro svolto correttamente nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado. 


Ricordiamo, tanto per essere chiari, che anche alcuni emendamenti proposti riguardanti l’assunzione per titoli e servizio,  non includerebbe i docenti precari su sostegno se non in possesso della specializzazione, ma metterebbe in ruolo ad esempio docenti su sostegno senza servizio, con il solo punteggio riconosciuto del possesso del titolo, come appare dall’attuale prima fascia  su sostegno.

Tra questi emergono anche aspiranti docenti diplomati o neolaureati  che hanno potuto conseguire un titolo estero, sono stati inseriti in 1 fascia, non hanno punteggio di servizio e domani saranno in ruolo.

Chiariamo con le forze politiche e sindacali che non possiamo permettere che si proceda in queste modalità contraddittore. Stabilizziamo i precari perché partiamo dal requisito dei 36 mesi o stabilizziamo chi ha il titolo ma non ha il servizio? 


Qui c’è una classe docente che lavora all’inclusione da oltre 3-5-10 anni anni e sta nuovamente  assistendo  agli scandali del “business del tfa”, nessuno parla di questo!! Che vengano fatte proposte coerenti per tutti.

L’obiettivo è formare chi lavora da anni all’inclusione per valorizzare il lavoro svolto fin ora.

Non possiamo condannare i docenti precari su sostegno ad essere considerati docenti di serie b, è scorretto e irrispettoso per gli alunni che seguono con continuità da anni.

Valorizziamo una volta per tutte il lavoro sul campo e stabilizziamo i docenti delle scuole. 


Gruppo PAS-TFA sostegno 

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