I lettori ci scrivono

Non strumentalizzare gli studenti!

Di recente, il ministro Bianchi ha chiesto il sostegno degli studenti per portare avanti la “riforma” della scuola che ha in mente. In cosa dovrebbe consistere questa “riforma”?
Fondamentalmente, nell’eliminazione progressiva delle discipline, nello smantellamento dei gruppi classe, nella fine di una fantomatica didattica “frontale”, nella digitalizzazione spinta.

In realtà, dietro a formule ambigue quando non mistificatorie (come quella delle “competenze non cognitive”), che tentano di far passare per “progresso” la distruzione della scuola pubblica, sembra che ultimamente si punti a sostituire l’istruzione e la relazione educativa con una formazione affidata a enti, aziende, a programmi di “intelligenza artificiale” e a “pacchetti” didattici preconfezionati, poverissima e standardizzata, che scimmiotta il linguaggio e gli scopi dell’azienda e che finge di preparare precocemente al lavoro; il tutto utilizzando le risorse del PNRR, attorno alle quali si muovono già numerosi appetiti (mentre fare quello che sarebbe realmente necessario, ad esempio ridurre il numero di studenti per classe, sembra non interessare a nessuno).
La riforma che ha in mente Bianchi, comunque, dovrebbe avvenire, secondo le parole del ministro, in modo “affettuoso”.
È probabile che, conoscendo poco la scuola e le sue dinamiche, Bianchi non sappia che l’affetto degli insegnanti e la relazione tra insegnanti e studenti passano esattamente attraverso l’alfabetizzazione, l’istruzione, la cultura, la condivisione della ricchezza delle conoscenze (quella che il ministro confonde spesso con il nozionismo): voler bene agli studenti significa volere il LORO bene, cioè la loro crescita umana, che non avviene nel vuoto, ma è sostanziata dal confronto con dei contenuti culturali significativi.

L’affetto, insomma, è tutt’altra cosa rispetto a quello evocato confusamente dal Ministro.
Terribile invece se qualcuno pensasse di chiedere l’aiuto, per lo smantellamento della scuola, di coloro che ne saranno enormemente danneggiati, puntando sulla loro inconsapevolezza della posta in gioco e sull’illusione, fatta balenare loro davanti, di una scuola “facile” perché inesistente. L’esatto opposto di quanto dovrebbe fare un educatore. 


Gruppo La nostra scuola
Associazione Agorà 33

iscriviti

ISCRIVITI al nostro canale Youtube

METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook

I lettori ci scrivono

Articoli recenti

Modello 730/2024, spese di istruzione detraibili fino 800 euro per ogni figlio. Alcune FAQ dell’Agenzia delle Entrate

Alcune spese, come ad esempio quelle sostenute per motivi di salute, per l’istruzione o per…

03/07/2024

Concorso docenti di religione, proroga delle domande all’8 luglio: resta fermo il possesso di requisiti e titoli al 2 luglio

Resta fermo il possesso dei requisiti e titoli prescritti per l’ammissione alla procedura concorsuale alla…

03/07/2024

Dilaga la dismorfofobia fra gli studenti. Il rimedio: psicoterapia, riflessione, conoscenze culturali approfondite

«Ho 20 anni e mi vedo bruttissima. Mi capita da quando ne avevo 13. Da…

03/07/2024

Percorsi abilitanti, docenti di sostegno e concorsi, il ministro Valditara risponde al question time – DIRETTA ore 15:00

Oggi, mercoledì 3 luglio alle ore 15.00 in diretta dalla Camera, il ministro dell’Istruzione e…

03/07/2024

Generazione Z: il lavoro è accettato solo se gratificante

Se il salario è fondamentale per svogere un lavoro, altrettanto importante è la gratifica che…

03/07/2024

Autonomia differenziata: 4 Regioni chiedono il referendum abrogativo

Contro l’Autonomia differenziata, che dividerebbe il Paese in altrettante piccole autogoverni e fra cui avrebbe…

03/07/2024