Una storia di determinazione e di inclusione, intesa come vera e propria eliminazione degli eventuali ostacoli, così come la intende la Costituzione: è quella di Nicola Pio Nasca, di Bari, primo studente non vedente a laurearsi in pianoforte in Italia. Lo riporta Ansa.
A comunicare la bella notizia è stata la Regione Puglia in un comunicato. Questa mattina, 24 luglio, l’assessore regionale all’Istruzione Sebastiano Leo, e il presidente regionale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti Puglia e I.ri.fo.r. Puglia, Paolo Lacorte, hanno partecipato alla seduta di laurea dello studente del Conservatorio di musica Niccolò Piccinni a Bari.
“Era importante oggi essere qui – ha detto l’assessore Leo – per far sentire tutto il nostro supporto al giovane musicista e a tutti gli studenti non vedenti che scelgono di frequentare i nostri conservatori, esattamente al pari dei loro coetanei. L’inclusione passa attraverso la musica, noi ne siamo fortemente convinti tanto che stiamo portando avanti in questi mesi un progetto regionale straordinario intitolato ‘Illuminiamo le note’, che promuove percorsi d’inclusione delle persone con disabilità visiva nei conservatori pugliesi. Lo stiamo facendo con Uici Puglia e I.ri.fo.r Puglia che ringrazio per l’impegno profuso per questa iniziativa e per tutto il supporto che forniscono costantemente alle persone non vedenti”.
“Coltivare il proprio talento, seguire le proprie passioni, anche se si parte da una condizione di disabilità – ha concluso con orgoglio l’assessore – in Puglia è possibile. Mi auguro che la laurea di Nicola Pio Nasca possa valere ad esempio per tante e tanti giovani che vogliono seguire questa strada”.
Il ragazzo ha 20 anni ed è originario di Trani. “La musica mi ha aiutato in ogni momento a interiorizzare e esteriorizzare situazioni sia positive sia negative – ha ammesso a Il Corriere della Sera -. Mi appassiona sin da piccolo, da quando giocavo con le tastiere giocattolo. Poi ho iniziato a prendere lezioni all’età di 5 anni, non senza tentennamenti iniziali, perché quando ho cominciato temevo anche l’approccio con gli insegnanti. Ma poi, con il passare del tempo, ho preso sempre più coscienza delle mie potenzialità. E poi sono l’unico in famiglia a suonare. Questo rende la musica una passione quasi soltanto mia, che ho costruito con impegno e autonomia”.
Nicola frequenta anche il secondo anno della facoltà di Giurisprudenza all’Università di Bari. Il tutto facendo il pendolare dalla Bat al capoluogo pugliese. “A volte è faticoso prendere il treno per fare lunghe trasferte da Trani a Bari ma con impegno e forza di volontà si può fare tutto. Ed è questo il messaggio che vorrei lanciare a tutti i ragazzi con disabilità che, a volte, possono sentirsi scoraggiati: dico loro di mettersi in gioco attraverso le proprie potenzialità. È su queste che bisogna investire. Perché i traguardi, in qualsiasi modo, arrivano. L’obiettivo è non lasciare nulla indietro, nulla al caso, e stare sempre al passo”, ha detto.
Ecco il commento della docente di pianoforte principale: “L’esperienza con Nicola è stata quella più bella nei miei 41 anni di insegnamento. È stato meraviglioso poterlo seguire, perché l’arricchimento non è stato solo da un punto di vista didattico. Ma soprattutto al livello umano, per la sua sensibilità, che è al di sopra della norma”.
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