Categorie: Alunni

Non vuole togliere il piercing, la scuola lo allontana e scoppia la bufera

È lecito che uno studente arrivi in classe con il piercing al naso e un brillantino sotto le palpebra? Per l’Alberghiero di Arzachena no: come da regolamento, è stato allontanato.

Il giovane si chiama Mattia Carbini, ha 18 anni ed è di Olbia: è iscritto al quarto anno di corso e non l’ha presa bene quando la mattina del 25 settembre è stato invitato a lasciare l’istituto. Nemmeno a casa si dicono d’accordo. Parla di “un’ingiustizia e una palese discriminazione”, il padre Antonio.

Di diverso avviso è il dirigente scolastico Fabiola Martini, 55 anni, preside dell’Alberghiero sardo da quattro anni: è una “questione di immagine e di rispetto del regolamento”, non c’è stato “nessun intento di mortificare i ragazzi”, spiega.

E poi sottolinea: “l’Istituto ha un regolamento che si pone come obiettivo la formazione, la crescita culturale, la maturazione personale, professionale e sociale dello studente. Prima di oggi ho invitato i ragazzi al rispetto delle regole. Ma vista la reiterata inosservanza di queste ultime, sono stata costretta ad imporre il rispetto dell’articolo 18”.

La norma scolastica è stata creata proprio per mantenere uno “stile personale” coerente con l’ambiente scolastico: “per la frequenza è richiesto un abbigliamento consono ed adeguato” e “non è consentito il possesso di piercing, orecchini, acconciature di pettinature che non garantiscano l’assoluta igiene personale e la salvaguardia di ambienti salubri”.

 

{loadposition eb-motivare}

 

Questa mattina, però, alcuni ragazzi però si sono rifiutati di togliere il ‘superfluo’. “Li ho controllati personalmente – spiega la preside – su 600 studenti, due non sono entrati, altri due, in seguito al confronto con i genitori da me contattati, hanno cambiato idea varcando la soglia della classe, mentre in un caso, vista l’opposizione dello studente e dinanzi al non riconoscimento della mia autorità, sono stata costretta a chiamare i Carabinieri, i quali hanno spiegato al ragazzo che i regolamenti vanno rispettati”.

Il caso è appunto quello di Mattia, spalleggiato con convinzione dal padre. “Ci troviamo di fronte ad un regolamento fuori dai tempi che discrimina i ragazzi”, attacca Antonio Carbini, 53 anni, agente di viaggio di Olbia.

“Per mio figlio è diventata una questione di principio, tanto che ha deciso di ritirarsi da scuola e di opporsi a un regolamento che impedisce agli studenti di esprimersi come meglio credono. Anche perché, che esempio danno i professori che portano l’orecchino? E’ giusto affermare che il regolamento vale solo per i ragazzi?”. Il padre si è detto infuriato: all’Ansa ha annunciato di voler accompagnare il figlio nella caserma dei carabinieri per sporgere denuncia contro la preside, rea – a loro dire ma la dirigente smentisce – di aver strattonato il ragazzo per impedirgli di entrare a scuola.

 

Metti MI PIACE sulla nostra pagina Facebook per sapere tutte le notizie dal mondo della scuola

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Buffon e la depressione: “Avevo il complesso di non avere il diploma, me ne procurarono uno falso. Un’ingenuità”

Il portiere campione del mondo del 2006 Gianluigi Buffon, 46 anni, ha rilasciato un'intervista a…

19/11/2024

Passweb, competenza delle scuole? Cosa dice il Ministero? Risponde l’esperta

Dalle ore 12 del 14 novembre, e fino al 13 dicembre saranno aperte le funzioni per la…

19/11/2024

Stefano De Martino: “Non vizio mio figlio, se mi chiede qualcosa lo faccio aspettare, le cose non si ottengono schioccando le dita”

Stefano De Martino, 35 anni, conduttore del programma di Rai1 "Affari tuoi", sta vivendo uno…

19/11/2024

Excelsiorienta: orienta la tua scelta

Quante volte gli studenti insieme a docenti e genitori si trovano ad affrontare il momento…

19/11/2024

Docente accetta supplenza all’isola di Capraia: “Non sapevo dove fosse. Una cosa è certa, non lo faccio per soldi”

Una storia particolare quella di un docente di 32 anni che, per insegnare, si è…

19/11/2024