Il 2 ottobre si festeggiano i nonni. In Italia è stata istituita nel 2005, con la legge n. 159 del 31 luglio, con lo scopo di incentrare l’attenzione delle famiglie sul ruolo di primaria importanza svolto dai nonni e nonne.
Essere nonni è un dono straordinario e prendersi cura dei piccoli con pazienza amorevole è un compito entusiasmante.
La data del 2 ottobre è stata scelta non a caso: la Chiesa, infatti, in quel giorno festeggia gli Angeli Custodi e quali migliori angeli ci sono, se non i nostri nonni?
Una tradizione, ma soprattutto una ricorrenza che merita di essere sottolineata, per i valori che racchiude e che trasmette, di rapporto fra le generazioni, di attenzione alla relazione fra l’età adulta e l’infanzia.
Ormai è consolidato che i nonni siano le fondamenta che reggono tutta la costellazione familiare, il collante che ne tiene uniti i componenti e congiunge le diverse generazioni attraverso consolidati rapporti familiari.
In Italia, in particolare, i nonni restano sempre molto vicini alle famiglie dei figli, molto spesso si trovano a fare quasi da ammortizzatore sociale, un porto sicuro in cui i bambini (i nipoti) possano crescere amati e protetti.
A volte viene richiesto loro di essere dei veri e propri sostituti dei genitori; altre volte, a dir la verità, i loro consigli sono poco accettati dai figli: diventano così baby sitter, si trasformano in docenti di ripetizioni per aiutare i nipoti nei compiti per casa o, addirittura, con le loro pensioni, aiutano le famiglie dei figli a far quadrare i conti.
La circolare del Miur
In vista del 2 ottobre, il Miur, con una nota del 26 settembre, ha invitato tutte le scuole di ogni ordine e grado, nell’ambito della propria autonomia didattica ed organizzativa, ad effettuare un approfondimento sulle “tematiche relative alle crescenti funzioni assunte dai nonni nella famiglia e nella società”, anche in
collaborazione con le Amministrazioni regionali, provinciali e comunali.
La Festa dei Nonni deve rappresentare uno spunto di riflessione e occasione di incontro intergenerazionale nelle classi, per promuovere dibattiti e approfondimenti che prevedano la partecipazione dei nonni, quali portatori di memoria, di esperienza di diversi percorsi di vita che possano aiutare gli studenti nel loro cammino educativo e di crescita, con uno sguardo più consapevole verso il futuro.
La funzione educativa dei nonni
Sulla funzione essenziale, all’interno della società contemporanea, dei nonni, in redazione è giunta una lettera, molto appassionata, di un nostro lettore, Fernando Mazzeo, pubblicata sulla storica rubrica del nostro sito “I lettori ci scrivono”.
Parole condivisibili che meritano di essere sottolineate: “Nella nostra società convulsa, disordinata e molto più mobile, complessa, variegata e imprevedibile rispetto a quella degli anni sessanta/settanta, una delle figure più preziose e, per nulla scontata, è quella dei nonni che con la loro esperienza, tra cambiamenti e innovazioni epocali, continuano a rappresentare un efficace elemento di equilibrio nella Vita della famiglia, della scuola e della società”.
I nonni, infatti, non costituiscono “soltanto un polo affettivo di primaria importanza, ma anche uno stimolo culturale, sociale e intellettuale che amplia gli orizzonti”.
“I nonni – continua Mazzeo – sono i migliori collaboratori e niente vi è di più bello che educare il cuore dei giovani a guardare nello specchio della vita dei nonni per diffondere la dolcezza e il profumo della terza età”.
E poi i racconti, gli aneddoti di chi ha vissuto gli eventi in prima persona: “Il piacere che si prova nell’ascoltare una vicenda umana dalla viva voce di chi l’ha vissuta in prima persona o come testimone diretto, non può in nessun modo essere sostituita dalla massa potenziale dei dati forniti da internet e da contatti virtuali”.
Una fonte di ricchezza per le future generazioni: “I nipoti che si nutrono di questa saggezza quando verrà il tempo si volteranno indietro, ricorderanno queste discrete, silenziose e solide figure che, con non poche difficoltà e sacrifici, hanno saputo imprimere nella loro anima principi e caratteri fermi”.
Grazie, dunque, ai nonni, figure insostituibili della nostra società!