Purtroppo non è cambiato praticamente nulla: il programma di divulgazione culturale e scientifica di Alberto Angela, Noos, è stato battuto comunque, anche dopo essere stato spostato per evitare la concorrenza con il seguitissimo reality di Canale5 Temptation Island.
Come avevamo spiegato, le prime puntate di Noos tra giugno e luglio erano state poco seguite, demolite in fatto di ascolti dal programma “trash”. Da qui la decisione di sospenderlo e mandarlo in onda reality concluso, lo scorso 22 agosto.
Ma niente, Noos è stato poco visto anche stavolta, anche meno di quando era in contemporanea con Temptation Island. Come riporta La Stampa, la controprogrammazione non era così agguerrita. Il programma più visto della serata è stato il film “Sotto il sole di Amalfi“: la pellicola ha raggiunto 1,7 milioni e il 14% di share su Canale5.
Noos di Angela si è invece attestato su 1,4 milioni di spettatori e il 12,6%. In termini di spettatori il programma di Rai Uno ha fatto addirittura meno dell’ultima puntata di Noos andata in onda il 18 luglio (1,5 milioni; 11,5%), quando su Canale5 c’era Temptation Island. La cura della Rai non ha insomma funzionato.
Viene da chiedersi: in Italia la divulgazione culturale non viene seguita, soprattutto d’estate quando la gente magari cerca leggerezza ed allegria? O si è trattato solo di un caso?
Ecco alcuni dei commenti di utenti del web raccolti a luglio:
“Servono reazioni cattive contro questa ingiustizia”.
“C’è bisogno di cultura VERA in questo paese allo sbando”.
“Ma davvero la Rai ha sospeso il tuo meraviglioso programma per non scontrarsi con Temptation Island? Siamo alla frutta. Questo è lo specchio del nostro Paese”.
“Sospendere il programma di Alberto Angela, motivando la decisione con i ‘bassi ascolti’ è il punto di non ritorno della RAI. Perché chiedere il canone ai cittadini, quando la logica della televisione pubblica è la stessa della televisione commerciale? È un fallimento generale”.
“Il punto non è che Temptation Island faccia più ascolti di Noos. Il punto è che nella TV pubblica si applichino per la cultura le stesse logiche dell’intrattenimento”.
“Temptation Island e’ visto da 3.5 milioni di persone. Immagino sia seguito in maggior parte da giovani e scolarizzati. Inoltre tra i protagonisti ci sono molti laureati. La stessa ideatrice del programma lo è. Qui il problema non è la cultura in TV ma la scuola che fa pena”.
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