Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo per il trasferimento delle funzioni in materia di tutela della lingua e della cultura delle minoranze linguistiche storiche nella Regione. Nello specifico il decreto disciplina il trasferimento dell’esercizio delle funzioni amministrative in materia di tutela della lingua e della cultura delle minoranze sarda e catalana alla Regione, nonché l’esercizio di specifiche competenze legislative.
Il presidente della Regione Sarda, Pigliaru, soddisfatto, dice: “Il trasferimento delle competenze dallo Stato alla Regione ci consentirà un ruolo diretto nella distribuzione delle risorse dedicate in funzione degli obiettivi, indirizzi e priorità stabiliti dagli atti di programmazione regionale in materia”.
“Ciò va naturalmente a investire alcuni settori nevralgici circoscritti dalla legge 482/99 quali, ad esempio, l’uso o l’insegnamento delle lingue minoritarie del territorio nelle scuole di diverso ordine e grado. Siamo consapevoli che un simile trasferimento imporrà un impegno gravoso in termini di programmazione e coordinamento ma che permetterà interventi diffusi, incisivi e continuativi. Migliorando il regime generale delle entrate, poi, potremo attuarlo al meglio. Ritorna dunque centrale la rapida approvazione delle norme di attuazione dell’art.8 dello Statuto, che ci auguriamo possa avvenire al più presto”.
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“Grande soddisfazione” per l’approvazione delle norme di attuazione dello Statuto sardo in tema di valorizzazione e tutela della lingua sarda e catalana nell’Isola è stata espressa dall’assessore della Pubblica Istruzione: “Si tratta dell’epilogo di un percorso seguito dall’inizio del mandato e sul quale ci siamo impegnati molto – dice all’ANSA – dimostra anche che l’azione congiunta portata avanti da Giunta, Consiglio regionale e parlamentari sardi ha dato i suoi frutti. Questa approvazione a fine 2015 significa che gli effetti si inizieranno a vedere già nel 2016 – sottolinea l’assessore – con le azioni di tutela a valorizzazione e la programmazione delle risorse”.
L’esponente della Giunta precisa che uno degli ambiti specifici di intervento è rappresentato proprio dalla scuola con l’insegnamento e l’utilizzo della lingua sarda e catalana.
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