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Norovirus 2023, cos’è il virus che sta colpendo studenti e docenti? La parola dell’esperto

Da qualche giorno si parla di un nuovo virus che sta colpendo studenti e docenti, il norovirus. Nell’istituto Marconi della scuola elementare di Castenaso, in provincia di Bologna, 170 persone, tra alunni e docenti, sono stati interessati da un focolaio di questo virus intestinale. Ma di cosa si tratta?

Al Corriere della Sera è intervenuto Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Bologna per cercare di fare chiarezza. Secondo quanto dichiarato dall’esperto, al momento non sono stati individuati altri focolai, ma c’è il rischio che sia presente in qualche famiglia o comunità, ma non venga evidenziato perché passa come una gastroenterite normale. Pandolfi afferma: “Abbiamo avuto una serie di piccole indicazioni, che stiamo studiando; potrebbero essere casi di piccoli focolai, uno di questi per esempio in una scuola della provincia, ma non abbiamo certezze ancora”.

Cos’è il Norovirus?

Lo spiega bene il direttore Pandolfi: “È un virus che dà una sintomatologia molto simile alle classiche forme di gastroenterite, ma la caratteristica fondamentale è che si presenta soprattutto con il vomito, meno frequentemente con diarrea, ancor meno con febbre e mal di testa. Il vomito è un pericolo perché produce aerosol e così contamina l’ambiente nel quale si sta. La via di trasmissione del Norovirus è principalmente fecalo-orale. Le feci contengono il virus prima ancora che ci sia la manifestazione con il vomito e lo possono conservare anche per due settimane. Quindi, è molto importante lavarsi le mani e sanificare bene i luoghi più contaminati come i bagni”. 

E continua: “la malattia persiste per 2-3 giorni, ha una forte diffusione, un elevato tasso d’attacco, contagia fino all’80% delle persone che sono state esposte, però in termini clinici è rapida. Nei 163 casi di bambini e 5 adulti di Castenaso non abbiamo avuto alcun ricovero”.

Come prevenire il Norovirus?

Il dott. Pandolfi suggerisce di “stare a casa finché ci sono i sintomi e quando sono terminati si può tornare a scuola e al lavoro ma per qualche giorno è bene stare più attenti, lavarsi le mani bene e nei rapporti con gli altri adottare le solite precauzioni, ma è una regola generale”.


Sara Adorno

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