Nell’ambito dell’evento la Notte Nazionale del Liceo Classico, che si svolgerà in tutta Italia, domani 11 gennaio, in ben 433 Licei Classici, anche il Liceo Classico “Telesio” di Cosenza aprirà le sue porte a tutti dalle ore 18 alle 24.
Il dirigente scolastico del Liceo Classico ‘Telesio’ di Cosenza, ing. Antonio Iaconianni, ha dichiarato: “Mi preme, anzitutto, ringraziare quanti si sono spesi per l’organizzazione di questa prestigiosa manifestazione, su tutti i docenti Daniela Filice, Antonello Lombardo e Silvana Gallucci, oltre che ovviamente gli studenti, il personale ATA ed i docenti tutti. Ho dato un veloce sguardo alle prove ed alla scaletta dell’evento e posso affermare, senza timore di smentita, che quest’anno offriremo alla Città di Cosenza ed alla provincia tutta, un evento di straordinaria valenza culturale, curato da veri e propri professionisti. Non voglio anticipare altro – ha continuato il Preside – ma penso che domani, i tanti cosentini presenti resteranno veramente meravigliati di quanto facciamo con i nostri studenti. Mi piace pensare questa Notte come un dono ai nostri concittadini, una serata all’insegna della migliore tradizione classica coniugata alla modernità, come chiave di lettura dell’oggi. Il tema di quest’anno sarà Il Sogno, mi piace quindi citare – ha concluso Iaconianni – il V libro della Repubblica di Platone, dove nel cuore della discussione sulla città ideale, Platone fornisce per bocca di Socrate una spiegazione apparentemente semplice di ciò che dovrebbe intendersi con l’espressione «sognare» o «fare sogni»: scambiare per uguali cose che non sono uguali, ma soltanto simili. Ebbene, noi domani sera offriremo ai nostri ospiti un viaggio meraviglioso verso cose che non sono uguali, ma solo simili, in una parola offriremo la forza di un sogno alla luce della cultura classica”.
La prof.ssa Daniela Filice, coordinatrice delle attività, ha affermato: “Il tema scelto dalla nostra scuola per l’edizione 2019 è “Il Sogno: “ombra del Vero”. Il mistero del sogno e il suo simbolismo ha affascinato da sempre l’uomo, attraverso non solo gli studi e le conoscenze medico-scientifiche, ma anche la letteratura, il teatro, la musica, la pittura, l’arte in ogni sua forma, fino al cinema all’inizio del 1900. E il suo affascinante mistero rimane anche all’inizio del terzo millennio. Nella civiltà greca la considerazione riservata ai sogni era altissima, i sogni erano emissari divini e loro stessi “….figli di Gea la terra , figli della notte e fratelli del sonno” (Euripide 400 a.C.). Gli antichi – ha continuato la docente -ritenevano che i sogni fossero una sorta di messaggio criptico, da interpretare; talvolta si poteva trattare anche di rivelazioni da parte delle divinità che cercavano di dare consigli, ammonimenti o utili indicazioni all’uomo. Sognare nell’antica Grecia era attività che meritava grande rispetto, ma che veniva considerata soprattutto per la sua funzione profetica e risanatrice. Le “grotte dei sogni” erano luoghi in cui vivere un’esperienza estrema. Nel buio, nella solitudine e nella paura le persone che presentavano sintomi di malattie mentali ripercorrevano le tappe di una morte rituale e della relativa rinascita. Un viaggio affascinante, dunque, – ha concluso Filice – dall’esperienza onirica dell’antichità, in cui il sogno veniva utilizzato come strumento divinatorio, da cui si traevano indicazioni relative al futuro, all’esperienza moderna e contemporanea, in cui i sogni non vengono più visti come strumento per conoscere il futuro, ma, mantenendo comunque la loro funzione di “spie” o “indizi”, nella moderna psicanalisi conducono la conoscenza al di là della barriera visibile, penetrando in quella parte della coscienza che appare oscurata dalla censura. Attraverso un percorso suggestivo, in una cornice scenografica di luci e ombre, sulle ali del Sogno, i nostri studenti ci presenteranno, con varie performance, testi di letteratura, capolavori di Arte e di Cinema, musiche evocative e coreografie leggiadre per ribadire al pubblico l’encomiabile valore della cultura classica sotto ogni aspetto. Un viaggio nell’onirico…E nell’attesa di rispondere al dubbio amletico: “La vita è sogno o il sogno è vita?”… apprestiamoci a vivere questa Notte da Sogno!”
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