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Nove in condotta Rovigo, la prof: “Alunni come youtuber di Casal Palocco”. Valditara: “Giudizio consiglio di classe illegittimo”

Ieri sera, 29 giugno, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è intervenuto all’interno del programma di Rai1 Porta Porta, di fronte alla professoressa Finatti, la docente colpita da pallini provenienti da pistola ad aria compressa per parlare di bullismo, violenza a scuola e voti in condotta.

“La preside non voleva che intervenissi”

La docente ha ripercorso quei momenti, risalenti allo scorso ottobre: “All’inizio non mi sono accorta che avessero fatto il video. Da brava insegnante ho subito detto loro che avrebbero avuto tante grane se lo avessero fatto girare. Hanno partecipato un po’ tutti, per loro è un gioco, la loro intenzione era avere più followers”.

L’insegnante ha fatto anche dei riferimenti ai recenti eventi di cronaca, primo fra tutti l’incidente di Casal Palocco, causato, secondo le indagini, da dei ragazzi che volevano confezionare un video da postare sul proprio canale YouTube: “Sì, è lo stesso spirito degli youtuber dell’incidente di Casal Palocco, che ha provocato la morte di un bambino. Avevano messo tutti i telefoni sul davanzale, e poi si erano messi in banchi diversi. La scena è stata filmata con un cellulare solo. Mi hanno fatto una domanda, mi hanno distratta e poi sono partiti i pallini”.

“Il ragazzo che mi ha sparato è andato subito dalla preside. Mi hanno tenuta sempre lontana, non lo sapevo. Nessuno si è offerto di accompagnarmi all’ospedale, il vicepreside mi ha detto di andare a casa. Dopo mi ha chiamato la preside e mi ha detto che c’era il papà del ragazzo che voleva parlarmi. Ho ripreso a insegnare il giorno dopo. Dopo una settimana ho avuto l’obbligo di stare a casa, cosa che mi ha fatto sentire un po’ depressa. La preside non voleva tanto farmi intervenire, ma mi ha escluso. Voleva intervenire come scuola e fare una denuncia come scuola. La questura poi ha chiesto il mio intervento. Sono stata a casa due giorni e poi ho chiesto di tornare in servizio”, ha concluso la docente con amarezza.

Valditara spiega le nuove regole sulle sospensioni

Valditara ha commentato la sua decisione di intervenire e spingere verso una riconvocazione del consiglio di classe che ha promosso i ragazzi responsabili dell’azione violenta, addirittura con voti alti in condotta: “Il ministro ha i poteri ispettivi. Gli ispettori hanno ritenuto che ci fosse una illegittimità nel giudizio, la valutazione si riferiva solo al secondo quadrimestre e non era complessiva. La normativa però indica una differenza netta tra la valutazione finale e quella del quadrimestre”.

Ecco una spiegazione del ministro sulle nuove regole, annunciate ieri, proposito delle sospensioni a scuola: “Abbiamo pensato a una sospensione breve di due giorni da recuperare facendo più scuola, con la sospensione come funziona oggi il ragazzo sta a casa e magari si diverte pure. Il ragazzo sospeso non starà in classe ma a scuola, ad approfondire determinate tematiche relative a ciò che ha fatto. Alla fine dovrà fare una relazione finale che sarà valutata. Per casi più gravi, con sospensione oltre i tre giorni, ci saranno convenzioni con ospedali o case di riposo dove il ragazzo svolgerà attività di solidarietà. Le convenzioni saranno nazionali, ogni scuola sceglierà nella sua autonomia l’ente”:

“Ho insistito per una assicurazione per gli infortuni sul lavoro, gli insegnanti erano gli unici lavoratori pubblici che non l’avevano. Era un attentato al personale della scuola”, ha concluso Valditara.

Redazione

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