La docente colpita da pallini di una pistola ad aria compressa lo scorso ottobre in classe, mentre faceva lezione, in un istituto di Rovigo, ha commentato l’abbassamento dei voti in condotta degli alunni responsabili del gesto, immediata conseguenza della riconvocazione del consiglio di classe voluta direttamente dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha inviato gli ispettori nella scuola.
“Contenta che il ministro sia intervenuto. Era ora che si rimettesse mano al voto di condotta – ha detto la prof – E secondo me quegli studenti non hanno ancora capito. Anche gli altri docenti non mi hanno prestato alcuna solidarietà: vedete l’esito di quel consiglio di classe. Non ho avuto modo di riparlare con i ragazzi, la solidarietà l’ho avuta dai genitori di altre sezioni e che chiedevano serietà su questa vicenda. Per loro era un gioco: a loro serviva solo per avere più follower. Tra scuola e famiglia serve un’alleanza vera: la famiglia non può lasciare un figlio lì senza sapere cosa fa o non fa. E servirebbero classi meno numerose”, questo il commento della docente, rilasciato a Il Messaggero, secondo il quale i colleghi non sarebbero stati solidali con lei.
La docente si dice comunque contenta del risultato: “All’inizio chiedevo la bocciatura dei ragazzi, non per vendetta, ma perché ripartire dagli errori è importante per crescere. A Trento, i genitori di sei studenti hanno ringraziato i professori per avere bocciato i figli. Ma ora sono soddisfatta di questa decisione, che mi ridà dignità. E spero possa restituire autorevolezza alla professione degli insegnanti, che negli anni ha perso credito. L’abbassamento del voto in condotta non è una battuta d’arresto per il futuro dei ragazzi, ma è una punizione, che spero li renda consapevoli della gravità dei fatti”, ha concluso, parlando ai microfoni de La Stampa.
“Sette in condotta ma tutti promossi. L’intervento del Ministro dell’istruzione e del Merito Valditara in merito alla vicenda dei ragazzi promossi con nove in condotta dopo aver sparato alla professoressa con una pistola ad aria compressa, non può che essere condiviso e plaudito. L’azione immediata e tempestiva del Ministro è stato un segnale forte di attenzione verso tutti i docenti italiani, sempre più esposti al rischio di violenze da parte degli alunni e delle loro famiglie e sempre più a rischio di delegittimazione, ma anche, e soprattutto, verso l’intero mondo della scuola che deve riappropriarsi della sua centrale funzione educativa, tornando ad essere quella palestra di vita che è stata in passato. In un solo colpo è stata restituita autorevolezza al corpo docente, è stata data una importante lezione ai ragazzi tutti, che devono imparare ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni, ed è stata ribadita una volta ancora l’attenzione di questo Governo verso il mondo della scuola”, questo quanto dichiara la Senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo, membro della commissione cultura del Senato e responsabile della Scuola del partito.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sarà presente al question time alla Camera dei Deputati di oggi, 28 giugno, alle ore 15. Nel corso del suo intervento discuterà anche a proposito dei voti in condotta anche al fine di tutelare l’autorevolezza del corpo docente e di ricomporre il patto educativo scuola-famiglia, proprio in seguito a quanto accaduto nella scuola di Rovigo.
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