Tra la fine di novembre e i primi di dicembre, ogni anno si assiste alla spettacolarità teatrale del cambio di supplenza per effetto delle nuove e… definitive graduatorie di II e III fascia, per cui dopo due messi mezzo quasi di lezioni, come parafrasando la famosa frase napoletana “facimmo ammuina“, le classi subiscono un vero e proprio valzer di nomine dove gli unici a trarne svantaggio sono gli alunni e le loro famiglie e questo perché occorre rivedere le nomine per effetto delle graduatorie definitive per l’anno in corso.
Il problema si presenta ogni anno e di tutti ci interessiamo al di fuori degli alunni che cambiano docente, perché i diritti dei grandi vanno prima di quelli dei minori, appunto perché sono minori e non ce ne importa nulla della continuità didattica che andrebbe posta in prima evidenza e importanza.
Riflettendo su questo annoso fenomeno contrario anche al buon senso, a parità di interessi legittimamente tutelati dalle leggi sul lavoro, mi chiedo se non sia possibile invertire la logica dell’applicazione delle graduatorie rese efficaci e definitive dopo due mesi e mezzo dall’inizio d’anno scolastico, e far si che saltando un anno dalla loro applicabilità, si andrebbe all’anno successivo e così le graduatorie sarebbero belle e pronte e definitive da applicare a inizio d’anno scolastico.
Nel frattempo incalzerebbero le nuove graduatorie che a novembre sarebbero pronte per l’anno successivo e così via fino a quando non finirà, come auspica, bontà sua il sig. Renzi, la “supplentite”.
E l’atro dato su cui riflettere che crea questo giro turbinoso di docenti che si spostano da una scuola all’altra, e non ci sarebbe bisogno, fino a quest’anno è quello che a settembre le supplenze sono state assegnate su una graduatoria provvisoria, dove i nuovi docenti di II fascia, per esempio, sono stati nominati per ultimi rispetto ai primi.
Adesso, però, con la pubblicazione delle graduatorie definitive, i docenti sempre primi in graduatoria hanno trovato l’escamotage di spostarsi da una scuola all’altra, perché qualcuno non si è trovato… bene, nella scuola scelta, già scelta, a settembre ed ecco l’ammuina: chi è abbasso va in alto e chi è in alto va dabbasso chi è a destra va a sinistra e chi è a sinistra va a destra, come nella nave di Franceschiello o simile.
Quando finirà la supplentite, finirà l’ammuina, intanto si potrebbe porre rimedio qualche anno prima.
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