L’università napoletana Federico II sta sperimentando il sistema digitale MOOC (Massive Open Online Courses) che offrono formazione a distanza per un numero molto elevato di utenti, in maniera da permettere loro di rimanere al passo con le lezioni, ovunque siano ed in qualsiasi momento.
Manuel Tuzi, deputato del Movimento 5 Stelle in Commissione Cultura ha dichiarato: “L’iniziativa è un vero e proprio terremoto culturale, ciò di cui il nostro Paese ha bisogno. Sosteniamo l’idea e vogliamo riproporre il format presso tanti altri atenei italiani”.
A modernizzare il sistema dell’istruzione giunge l’ulteriore proposta M5S di ripensare i “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (ex Alternanza Scuola-Lavoro): “La scuola è totalmente disconnessa dalla realtà lavorativa e universitaria”, spiega Tuzi. “Concluso l’esame di maturità moltissimi ragazzi sono confusi riguardo la strada da intraprendere. Faremo in modo che questo non avvenga più, strutturando percorsi orientativi ad hoc per ogni singolo, con stage altamente formativi, tirocini presso enti pubblici e corsi di preparazione ai test universitari”.
Infine, la nazionalizzazione dei test e delle graduatorie: nel sistema universitario attuale, gran parte degli atenei ha facoltà di decidere tempi, criteri di accesso e modalità delle prove d’ingresso dei candidati. Riguardo ciò, Manuel Tuzi ha sostenuto: “Vogliamo smantellare la vecchia logica della localizzazione in materia universitaria. Certo, ogni ateneo conserverà autonomia di organizzazione interna, ma i test d’ingresso e le graduatorie dovranno basarsi su medesimi criteri, in tutta Italia”.