“Il Tar ha dichiarato che il concorso di medicina 2014/15 è illegittimo, e ha stabilito l’ammissione in sovrannumero di tutti i ricorrenti patrocinati dagli Avvocati Michele Bonetti e Santi Delai”. Così commenta Gianluca Scuccimarra, Coordinatore dell’Unione degli Universitari, la decisione del Tar del Lazio di accogliere i maxi ricorsi presentato lo scorso maggio: con questa decisione, più di 2mila ricorrenti provenienti da Bari, Tor Vergata, Napoli, Salerno e tante altre parti d’Italia vengono ammessi agli ambiti corsi universitari.
“Serve altro per dimostrare l’inefficacia di questo metodo di selezione degli studenti? Abbiamo fin da subito criticato tale sistema, e oggi raccogliamo i frutti di tanti anni di proteste e denunce”, aggiunge con soddisfazione il rappresentante studentesco.
Continua Alberto Irone, Portavoce della Rete degli Studenti Medi: “Siamo partiti dal caso di Bari, quattro plichi mancanti e non uno come avevano precedentemente detto, che hanno alterato la par condicio del concorso; da lì è partita la fuga di notizie e grazie al codice del compito e al vizio dell’anonimato vi è stata una fuga di notizie e un cocktail micidiale che ha inciso su una graduatoria nazionale”.
Conclude Gianluca Scuccimarra “Adesso, dopo oltre 2000 ricorrenti, il Ministro deve cambiare le regole di un gioco truccato, e le deve cambiare con le vittime di questi anni, ovvero gli studenti; per questo chiediamo una risposta immediata sia al Capo del Governo Renzi, che al il ministro Giannini”. Morale: “è necessario aprire una nuova fase dell’università italiana che elimini i test d’ingresso e il Numero Chiuso”.
Ad una conclusione simile sarebbe giunto anche il ministro Giannini, che a fine maggio ha annunciato l’intenzione di introdurre un modello selettivo alla francese: niente più test, ma tutti ammessi al primo anno. Con la resa dei conti che avverrebbe in corrispondenza dei primi esami propedeutici.