Numero immissioni in ruolo e modalità di attuazione
Questo provvedimento dovrebbe garantire le posizioni acquisite dagli aspiranti in base al biennio 2009/11, che sono state completamente rivedute e corrette nelle nuove graduatorie, quelle in via di pubblicazione, che naturalmente vedono l’inserimento a pettine dei ricorrenti in base alla sentenza della Consulta.
Il Consiglio di Stato è tornato ad occuparsi in questi giorni delle graduatorie ad esaurimento, pronunciandosi sull’appello di un gruppo di insegnanti destinati ad essere scavalcati da loro colleghi, che secondo il Tar avrebbero dovuto essere collocati a pettine, cioè in base al punteggio. In sostanza il Consiglio ha revocato l’ordinanza con la quale era stata disposta tale misura, sia quella con cui era stato nominato il Commissario ad acta per la concreta attuazione del predetto spostamento.
Per il senatore Pittoni, capogruppo della lega nord al senato e promotore del famoso bonus di permanenza tutta la questione pettine code e dunque la questione del giusto ordine delle immissioni in ruolo viene messa in discussione. A questo punto risulta fondamentale, come da tempo ripete la Cisl scuola, che il Tar si pronunci definitivamente sulla questione dinanzi ai ricorsi pendenti da circa due anni, chiarendo le esatte modalità con le quali le graduatorie devono essere aggiornate e integrate nel rispetto delle migliaia di docenti conivolti.
La Lega nord, al proposito, ha presentato due interrogazioni, una al ministro dell’Istruzione e l’altra alla presidenza del Consiglio dei ministri, sottolineando la necessità di definire con chiarezza e al più presto tutte le perplessità riguardo all’impugnazione del D.M 42/2009.
Ma l’Anief, dal canto suo, non se ne sta con le mani in mano, rompe ogni indugio e si prepara a chiedere al giudice ordinario con provvedimento anche d’urgenza l’immissione in ruolo dei ricorrenti che hanno ottenuto il diritto allo spostamento a pettine nelle graduatorie di coda.
Il contenzioso seriale sulla vicenda coda-pettine rischia, infatti, di ritardare le prossime immissioni in ruolo., Per l’Anief, le graduatorie valide per il 2009-2011 sono illegittime nella misura in cui sono state o saranno utilizzate per assegnare contratti a tempo indeterminato, costitutive di rapporto di lavoro, ai non aventi diritto. Ecco perché, esaurita, comunque, l’azione del tribunale amministrativo indipendentemente dalla giurisdizione sulle graduatorie – azione giunta, persino, alla Consulta con l’annullamento della legge pro-coda -, preso atto dell’inadempienza dell’amministrazione, Anief ha avviato le procedure per chiedere al giudice ordinario l’immissione in ruolo dei ricorrenti che hanno già inviato le istanze di accesso agli atti da cui risulta evidente il diritto reclamato. Entro venerdì 15 luglio, senza ulteriori novità da parte del Miur, Anief invierà ai suoi ricorrenti pettine le istruzioni operative per ricorrere gratuitamente al giudice del lavoro e ottenere una delle 18.000 immissioni in ruolo illegittimamente disposte per il biennio precedente, con grave danno erariale per le casse dello Stato, per l’eventuale accoglimento della denuncia di lite temeraria.
Si profila uno scontro serrato sulle immissioni in ruolo, che potrebbe anche ritardarle. E ancora una volta si deciderà a suon di avvocati e di migliaia di euro.