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Nuova influenza, la Francia ha deciso: con tre casi scuola chiusa

Nella vicina Francia basteranno tre casi di contagio della nuova influenza, in una o più classi nell’arco di una settimana, per autorizzare i prefetti a chiudere un’istituto scolastico: la decisione è scaturita dall’annunciata convocazione dell’18 agosto dell’unità di crisi composta da rappresentanti del ministero dell’Istruzione e della Sanità francese.
A livello individuale gli esperti hanno ribadito l’importanza a agire sin dal manifestarsi del primo caso: i genitori di allievi contagiati sono prima di tutto invitati a non mandare a scuola i propri figli. Tutte le informazioni utili a come comportarsi verranno inviate con l’avvio del nuovo anno scolastico ai genitori attraverso un’apposita brochure contenente il piano d’emergenza. Nelle scuole sarà inoltre avviata una campagna informativa pedagogica per spiegare agli studenti le misure adottate per far fronte al contagio dell’influenza A H1N1: nel caso i sintomi si manifestassero invece durante le lezioni, gli allievi interessati dovranno essere isolati in un locale che ogni scuola predisporrà a questo scopo.
La Francia ha registrato finora 550 contagi del virus anche se, fortunatamente, nessun decesso. Ma secondo alcuni esperti, in autunno e con la riapertura delle scuole, il virus potrebbe contagiare dal 25 al 50% della popolazione.
Dal ministro dell’istruzione, Luc Chatel, viene confermata le linea di ‘apertura’ a tutte le eventualità: “le scuole riapriranno regolarmente il 2 settembre ma l’obiettivo del governo è essere pronto ad affrontare l’emergenza: devono essere evitati – ha sottolineato Chatel – due eccessi. La banalizzazione e la drammatizzazione. Ad oggi la gravità è moderata”.

Il ministro ha specificato che la chiusura di uno o più istituti potrà essere disposta dal prefetto in base ad un protocollo che prevede “la consultazione con i responsabili territoriali dell’educazione, le autorità sanitarie e le collettività locali.
Anche per la riapertura delle scuole
– ha precisato il ministro – un protocollo prevede che siano passati almeno sei giorni consecutivi di chiusura, che studenti e personale abbiano superato la fase più contagiosa dell’influenza e che sia stata effettuata la disinfezione dell’istituto scolastico”. Il ministero dell’educazione ha previsto anche la nomina di un insegnante di riferimento in ogni scuola per l’eventuale applicazione del piano.
Durante la riunione interministeriale è stata anche confermata la decisione di non interrompere le lezioni qualora le scuole dovessero essere chiuse: i programmi continueranno ad essere seguiti sul canale televisivo nazionale France 5, sulla radio pubblica Radio France Culture e via internet. Un piano d’insegnamento alternativo pronto per ‘sopportare’ anche una chiusura prolungata fino a tre mesi, ovvero il tempo previsto dagli esperti per il raggiungimento del picco della propagazione della malattia.

Alessandro Giuliani

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