È stata siglata il 28 giugno 2012, la duplice intesa tra la Conferenza Episcopale Italiana (CEI), nella persona del card. Angelo Bagnasco, ed il ministro Francesco Profumo per il Miur.
L’accordo, in pratica, ridefinisce il profilo di qualificazione professionale dei futuri insegnanti di religione cattolica, armonizzando il percorso formativo richiesto per l’insegnamento della religione cattolica con quanto previsto per l’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado in Italia.
Per accedere all’insegnamento, in ogni ordine e grado di scuola, sarà dunque necessario essere in possesso dei titoli accademici di baccalaureato, licenza o dottorato in teologia oppure conseguire una laurea magistrale in scienze religiose (nuovo ordinamento).
Ma la riforma non partirà subito. Saranno, infatti, richiesti i nuovi titoli a decorrere dal 1° settembre 2017.
“Auspico – ha affermato il Card. Bagnasco – di vedere quanto prima i frutti di bene che scaturiranno da questo rinnovato accordo, conscio dell’impegno delicato in vista della maturazione integrale delle persone degli alunni e grato per il lavoro costante e professionale di tutta la comunità educante della scuola, ivi compreso l’impegno professionale degli insegnanti di religione cattolica”.
Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…
La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…
Frequentemente si confondono due termini: bravata e reato. In realtà si tratta di due situazioni ben…
Continuano le prese di posizione sulle parole pronunciate dal ministro Valditara in occasione della inaugurazione…
Il conferimento delle supplenze temporanee si attua mediante la stipula di contratti di lavoro a…
Se il patriarcato non c’entra, ma c’entra il fenomeno degli stranieri che stanno arrivando in…