Le griglie di valutazione nazionali uniformi, appena introdotte dal Miur per il nuovo esame di maturità, aiuteranno finalmente “rendere omogenea la valutazione su tutto il territorio nazionale”: a dirlo è stato il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti commentando le novità nel nuovo esame di stato della scuola secondaria di secondo grado, che ha fatto seguito alla Circolare Miur di qualche giorno prima.
Secondo il ministro, la nuova maturità, con due prove scritte e il colloquio finale, senza più alternanza scuola-lavoro e prove Invalsi indispensabili per l’ammissione, “è un esame che intende mettere al centro lo studente e il suo percorso, in linea aderente con l’indirizzo scolastico scelto. Per far emergere le sue capacità”, ha sottolineato Bussetti parlando il 28 novembre nel corso della trasmissione “Dentro i fatti con le tue domande”, su Sky TG24.
“Sono molto soddisfatto delle griglie di valutazione, che permetteranno di rendere omogenea la valutazione su tutto il territorio nazionale. Questo è un passo avanti, a tutela anche dell’impegno e del lavoro dei nostri studenti”, ha concluso il ministro dell’Istruzione.
In base a quanto espresso dal titolare del Miur, in pratica, i quadri di riferimento per la predisposizione e lo svolgimento degli scritti, che debutterà a giugno con le regole previste dal decreto legislativo 62 del 2017, dovrebbero essere uno strumento utile anche a ridurre il divario di valutazioni che, proprio in occasione della maturità, continua a permanere in Italia.
Ricordiamo, a questo proposito, che in alcune regioni, in particolare del Sud, le valutazioni risultano complessivamente maggiorate rispetto ad altre.
Come aveva riportato La Tecnica della Scuola luglio, guardando al rapporto percentuale tra diplomati con lode e popolazione scolastica territoriale pubblicato dal Miur, risulta che in Puglia ha conseguito il voto massimo il 3% delle maturande e dei maturandi, in Umbria il 2,2%, nelle Marche il 2,1%.
In Puglia, in pratica, sono state assegnare il doppio delle lodi decise dalle commissioni del Lazio; il triplo del Veneto, il quadruplo del Piemonte e circa dieci volte di quelle conferite agli studenti di Liguria e Sardegna.
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