La nuova maturità, da attuare nel 2019, ha già una sua fisionomia: anche per quel che riguarda la seconda prova multidisciplinare, su cui influirà la sparizione del ‘quizzone’, “è già tutto pronto da un po’ di tempo. È una prova fatta per essere oggettiva il più possibile e non creare ansia da prestazione”. Le rassicurazioni sulle prove conclusive della secondaria di secondo grado, sono del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti.
Nel corso della vedeochat di Skuola.net, il responsabile del Miur ha comunque spiegato: le modalità della seconda prova “non dipendono da me ma, ma da un organo collegiale al quale ho chiesto di accelerare” e comunque si sapranno le novità “molto prima di Natale”.
La tesina all’orale? “Formalmente la tesina non c’è ma questo non toglie che uno studente possa essere facilitato dalla classica domanda “di cosa ci vuoi parlare”.
E comunque, ha concluso, “se i ragazzi fanno il proprio dovere devono stare tranquilli”, riferendosi ai maturandi che si prepareranno a dovere.
Il ministro dell’Istruzione ha parlato anche della nuova alternanza scuola-lavoro: “da provveditore ho vissuto le situazioni in cui si sono trovate le scuole che dovevano ottemperare a quanto chiedeva la Buona Scuola: è stato impegnativo per tante scuole e in alcuni casi si è fatta confusione o simulazione”.
“In alcune realtà di Milano, poi, l’esperienza non era di qualità. Abbiamo abbassato il tetto minimo di ore per l’alternanza, poi se un istituto vuole fare ore in più può farlo: l’importante è che le ore siano spese bene, soprattutto aderenti e in linea con la scuola. Stiamo predisponendo anche delle linee guida. Anche il rapporto tra tutor scolastico e aziendale va migliorato”, ha concluso Bussetti.
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