In una nota unitaria di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal viene annunciata una nuova fase di mobilitazione e l’assemblea nazionale delle Rsu per il 28 aprile.
“Sono diversi i fronti aperti nel settore scuola, con vertenze che nelle scorse settimane hanno riguardato il personale Ata, il personale docente, quello precario e i dirigenti scolastici. Vertenze che si collocano in un’azione sindacale più ampia che ha l’obiettivo di superare molte criticità della legge 107: chiamata diretta dei docenti, bonus legato al merito, agibilità degli spazi contrattuali, esclusione docenti infanzia e Ata dalle stabilizzazioni, precari di seconda fascia”.
Secondo i segretari generali dei sindacati Domenico Pantaleo, Maddalena Gissi, Giuseppe Turi e Marco Paolo Nigi, “resta al momento irrisolta in un quadro di grande incertezza, stante l’irrisorio stanziamento di risorse contenuto nella legge di stabilità, la partita del rinnovo contrattuale, bloccato da oltre sette anni”.
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“I sindacati lo rivendicano non solo per le attese di un giusto riconoscimento economico e normativo teso a sburocratizzare il lavoro nella scuola, ma anche per riconquistare il diritto alla piena contrattualità del salario (art. 39 della Costituzione) e delle altre materie su cui si sono avuti interventi disorganici ed estemporanei per via legislativa”.
Su tutti questi temi Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal “promuovono nelle prossime settimane iniziative di confronto e mobilitazione in tutte le scuole d’Italia”.
“Verrà avviata anche -annunciano- una raccolta di firme su una petizione che indicherà gli obiettivi irrinunciabili per una piena valorizzazione di tutte le professionalità del settore. Per il 28 aprile è prevista una grande assemblea nazionale unitaria delle Rsu che coinvolgerà rappresentanti eletti nelle Rsu, Rsa e terminali associativi, riprendendo l’esperienza già attuata l’anno scorso il 18 aprile e l’11 settembre”.
“Con l’assemblea prenderà avvio -conclude la nota- una vertenza generale su una piattaforma i cui obiettivi comprenderanno, oltre al rinnovo del contratto nazionale di lavoro, tutti gli altri temi riguardanti la qualità della didattica e dell’organizzazione scolastica. In piazza scenderà, ancora una volta, la vera scuola italiana, attraverso i rappresentanti democraticamente eletti da un milione di lavoratori”.