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Nuova operazione trasparenza: su internet i dati sensibili dei presidi

L’operazione “trasparenza on line” approda anche nella scuola: partire dal 3 dicembre i dirigenti scolastici sono stati infatti invitati a collegarsi al sito internet ministeriale www.magellanopa.it/dirigenti2009 per inserire i “dati relativi al curriculum vitae e gli emolumenti percepiti”. L’indicazione è contenuta nella nota prot. n. 18462,
firmata dal dott. Luciano Chiappetta: un testo che di fatto confermando “i criteri contenuti nelle circolari nn. 3 e 5 del 2009 emanate dal Dipartimento Funzione Pubblica” ha cercato nello stesso tempo di trarre insegnamento dal flop della scorsa estate quando ben pochi dirigenti scolastici seguirono l’indicazione del ministro della Funzione Pubblica di inserire i proprio dati nel sito dell’istituto entro il 15 luglio. Stavolta le indicazioni, giunte direttamente da viale Trastevere agli oltre 10.000 capi d’istituto, si sono concentrate sulla compilazione di un questionario on line inserito in un intuitivo “file pdf standardizzato” e corredato da una accurata guida alla compilazione dei dati: i ds non dovranno fare altro che seguire le indicazioni contenute nella scheda tecnica allegata alla nota ministeriale e nell’apposita area del portale “Sidi Procedimenti amministrativi, Operazione Trasparenza Dirigenti Scolastici”.  
Una volta giunti al fine precostituito ai capi d’istituto viene chiesto di inserire non solo la loro retribuzione annua, ma anche i titoli di studio e professionali, il livello di conoscenze delle lingue straniere, le competenze acquisite nella gestione delle tecnologie, tutte le esperienze professionali e gli incarichi svolti. La sottolineatura stavolta non dovrebbe indurre verso alcun equivoco: nella prima richiesta del ministro Brunetta (che indicava il 31 luglio 2009 come scadenza di pubblicazione dei dati dei dirigenti) non si faceva riferimento a pagine standard di questo genere. Ogni ds procedeva come meglio credeva. Il risultato è che in tanti non hanno nemmeno preso in considerazione la cosa.
In questa occasione dovrebbe essere tutto molto più chiaro: salvato il file, i presidi e direttori saranno tenuti ad inserirlo all’interno del sito internet dell’istituto da loro diretto:  “tale file – spiega Chiappetta – potrà essere salvato dai dirigenti per la successiva pubblicazione sul sito istituzionale della sua amministrazione“. In questo modo i dirigenti produrranno dei curriculum e un profilo dei titoli e della professionalità omogenei nella forma ed anche più facilmente comparabili sia dagli utenti sia dai vertici delle Pa e del Miur.
Nella nota ministeriale si fa anche riferimento all’obbligo di inserire, da parte sempre dei ds, dei tassi di assenza e presenza del personale scolastico: si conferma, a tal proposito, che presto saranno introdotti con cadenza mensile direttamente dal Miur attraverso un’apposita funzione contenuta nello stesso portale Sidi.
L’iniziativa “trasparenza on line” è stata accolta positivamente. Significativo che anche la Flc-Cgil, ormai da tempo in palese contrasto con le iniziative del Ministero, abbia sottolineato che la nota giunge finalmente dopo 5 mesi dall’entrata in vigore della legge 69/09 e dopo una serie di attacchi gratuiti contro i dirigenti scolastici colpevoli di non voler rispettare le indicazioni del ministro Brunetta contenute nelle cc.mm. del dipartimento della Funzione Pubblica nn. 3 e 5 del 2009. Il sindacato guidato da Pantaleo ha apprezzato, in particolare, la parte attraverso cui viene chiarito che il sito ufficiale è quello del Miur, mentre le indicazioni iniziali trasmesse nei mesi scorsi dalla Funzione Pubblica, avevano indotto nella fretta diversi dirigenti ad utilizzare il sito della propria scuola.
L’operazione “trasparenza”, tuttavia, continua ad essere proposta sotto una…cattiva “stella”: i dirigenti che anche stavolta hanno avuto fretta, seguendo alla lettere le indicazioni di viale Trastevere e tentando di inserire i propri dati sensibili nel giorno di inaugurazione del servizio, hanno avuto seri problemi nell’operare. Anzi, in diversi si sono lamentati perché non hanno potuto inserire un bel nulla: collegati al sito del Sidi hanno scoperto che nella sue pagine ancora non esiste l’area specifica. Forse però ad avere fretta più che i dirigenti degli istituti sono stati quelli del ministero dell’Istruzione: non sarebbe stato meglio partire con l’iniziativa aspettando qualche giorno in più, ma con la certezza che non vi fossero problemi tecnici?
Alessandro Giuliani

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