Sembra essere giunto prima del previsto il sì della commissione Istruzione del Senato al nuovo regolamento sulle classi concorso della scuola.
Il 25 novembre, la Commissione di competenza ha infatti approvato il parere, non vincolante, proposto dalla relatrice Elena Ferrara sull’atto del governo 220 ‘Regolamento per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento’. E sull’articolato sarebbe anche arrivato anche il sì, ma non ancora formale, da parte del Governo.
L’aggiornamento delle classi di concorso, che si ridurranno di una cinquantina, “da tempo atteso si è reso necessario anche alla luce delle disposizioni contenute nella legge 107/15 di riforma della scuola recentemente approvata, per ridefinire i requisiti accademici utili per accedere all’abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado”, riferisce la stessa senatrice Ferrara.
“Sono stati così riallineati i nuovi ordinamenti scolastici e universitari – prosegue la parlamentare – secondo principi di semplificazione e di flessibilità fermo restando l’accertamento della competenza nelle discipline insegnate. Il provvedimento, nel tutelare il personale in servizio con una razionalizzazione ed un accorpamento delle classi di concorso, è funzionale al concorso che sarà bandito entro l’anno dal MIUR e rappresenta un passo avanti verso il nuovo assetto di formazione iniziale previsto al comma 181 della legge 107”.
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“Particolare attenzione è stata dedicata al settore artistico musicale e coreutico con la proposta di migliore riformulazione della classi di concorso dei licei coreutici musicali e la validazione dei diplomi accademici di secondo livello dell’AFAM”.
Al momento le informazioni che giungono da Palazzo Madama sono solo queste. Non è chiaro, ad esempio, quali criticità abbia espresso la commissione parlamentare sul testo e se questi rilievi siano in linea, come probabile, con quelli della Camera. Ricordiamo, a tal proposito, che nelle scorse settimane il Consiglio di Stato aveva espresso più di un rilevo sul nuovo regolamento, in particolare per la possibile estromissione di un alto numero di docenti precari.
Come non è chiaro se l’atteso parere, giunto a pochi giorni del medesimo espresso dalla Camera, potrà essere considerato definitivo. Se così fosse, sarebbe una buona notizia per chi attende il concorso per nuovi docenti, da pubblicare entro il prossimo 1° dicembre. Come del resto già dichiarato alla Tecnica della Scuola dalla relatrice dello stesso testo alla Camera, l’on. Maria Grazia Rocchi.
Il testo potrebbe, ma il condizionale è d’obbligo, a questo punto essere posto con urgenza tra gli ordini del giorno del prossimo Consiglio dei ministri. E permettere la pubblicazione del bando nei tempi previsti dalla Legge 107/15.
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