Domani, 8 aprile, si terrà il convegno “Le radici del futuro – Confronto sulle Nuove Indicazioni Nazionali per la scuola”. L’evento si svolgerà a partire dalle ore 16 fino alle ore 19 presso la Sala Tatarella – Palazzo dei Gruppi Parlamentari, Roma.
L’iniziativa, promossa dalla sottosegretaria all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, rappresenta un’importante occasione di approfondimento e dibattito sulle nuove Indicazioni Nazionali per la scuola, con la partecipazione dei coordinatori della Commissione Tecnica Ministeriale Loredana Perla, Riccardo Morri, Andrea Balbo, Vincenzo Vespri.
Saluti istituzionali del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. A seguire Alessandro Amorese, Capogruppo FDI VII Commissione Istruzione della Camera, Gimmi Cangiano, Componente FDI VII Commissione Istruzione della Camera. Interventi dell’On. Paola Frassinetti, Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Ella Bucalo, Vice Responsabile Dipartimento Istruzione FDI, membro VII Commissione Senato, Suor Anna Monia Alfieri, istitutrice e religiosa, Marco Cimmino, storico.
I nuovi programmi scolastici, figli delle indicazioni nazionali della scuola primaria introdotte dal ministero dell’Istruzione, entreranno in vigore dall’anno scolastico 2026/2027. Ed è già corsa contro il tempo, perchè in contemporanea saranno anche pronti i libri di testo adeguatamente aggiornati: il doppio impegno è stato pubblicamente preso il 2 aprile dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara durante un’interrogazione degli onorevoli Grippo e Bergonzoni di Azione specifica sugli esiti della pubblicazione, avvenuta l’11 marzo scorso, della bozza sulle “Nuove indicazioni per la scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione 2025”.
Come abbiamo già avuto modo di scrivere, il titolare del Mim ha detto di avere “avuto un confronto diretto con l’Associazione Italiana Editori: i tempi sono risultati compatibili con la produzione di materiali didattici, coerenti con le nuove indicazioni, in tempo, dunque, per la loro adozione a partire dall’anno scolastico 2026/27”.
Valditara è tornato sulle motivazioni che hanno prodotto tale decisione: dopo avere parlato della “consapevolezza della rilevante portata culturale di questa revisione”, il ministro ha tenuto a dire che “negli ultimi decenni – ha spiegato – si sono affermate tendenze pedagogiche che hanno portato al decadimento di alcune conoscenze. Abbiamo voluto recuperare il senso della nostra identità per capire chi siamo e da dove veniamo. La definizione delle Indicazioni è prerogativa del Mim a cui spetta il compito di fornire gli obiettivi generali, nel pieno rispetto dell’autonomia delle scuole”.
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