Attenzione, d’ora in poi ai siti WEB delle istituzioni scolastiche: in essi, infatti, dovrà trovare necessariamente posto una sezione denominata “Amministrazione trasparente” che, per di più, dovrà essere organizzata e strutturata in modo conforme a quanto previsto dall’allegato A del decreto legislativo 33 del 14 marzo scorso.
Sulle modalità applicative dell’intero provvedimento, che si occupa della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, il Ministero ha anche organizzato un corso per i dirigenti scolastici.
Ma anche i docenti che si occupano delle gestione dei siti scolastici dovranno conoscere le regole di base previste dal decreto.
Innanzitutto la sezione sulla trasparenza dovrà essere articolata in sottosezioni, ciascuna dedicata ad uno specifico tema: disposizione generali, organizzazione della struttura, consulenti e collaboratori, personale, provvedimenti, bilanci, servizi erogati e pagamenti della amministrazione
Le diverse sezioni dovranno essere articolate in sottosezioni in modo da consentire agli utenti di rintracciare agevolmente le informazioni desiderate.
Va anche detto che alcune sezioni previste dal decreto non riguardano le istituzioni scolastiche ma altre amministrazioni.
Altre sezioni dovranno invece essere particolarmente curate in quanto riguardano aspetti istituzionali che rivestono un ruolo importante all’interno delle scuole; per esempio nella sezione “personale” dovranno trovare posto le informazioni sugli organici, sulle assenze del personale, sulle posizioni organizzative e sugli incarichi attribuiti o autorizzati.
Nella sezione provvedimenti saranno invece inseriti i provvedimenti degli organi di indirizzo politico (nel caso della scuola si tratta evidentemente delle delibere del consigli di istituto) o dei dirigenti (determinazioni, direttive, disposizioni di servizio di carattere generale e così via).
Insomma, una ulteriore incombenza a carico delle scuole che, per la verità, dovrebbero persino anche designare il “Responsabile per la trasparenza”. Su quest’ultima questione è intervenuta l’Anp che ritiene inapplicabili alla scuola diverse disposizioni contenute nel DL 33/2013.
Anche per questo, potrebbe essere forse opportuno attendere qualche chiarimento da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica e dello stesso Ministero dell’Istruzione.