Sulla questione delle quarantene a scuola – al di là delle dichiarazioni del Governo – si continua a navigare a vista.
“Dobbiamo assolutamente rivedere la questione legata alla quarantena” ha detto a ‘Radio Anch’io’ su Radio Rai il sottosegretario alla Salute Andrea Costa .
Il sottosegretario ha aggiunto che, per ottenere questo risultato, l’orientamento dell’esecutivo sarebbe quello di “non far scattare più la quarantena per tutta la classe di fronte a un caso positivo ma solo per gli studenti che sono stati a più stretto contatto con il positivo” e di “ridurre i termini” dell’isolamento, poiché “siamo di fronte a ragazzi vaccinati”.
Sulla carta la soluzione appare comprensibile ma si tratta di capire in che modo le scuole potranno concretamente intervenire dal momento che il Garante per la Privacy ha ripetuto più volte che le istituzioni scolastiche non possono in alcun modo trattare i dati sensibili del personale e degli studenti.
“Mi sembra che siamo di fronte a uno dei soliti annunci di cui le scuole non hanno davvero bisogno” osserva il Presidente dell’ANP romano Mario Rusconi che aggiunge: “Prima di dire che si possono modificare le regole delle quarantene sarebbe utile che il Ministero si confrontasse con il Garante per la Privacy, proprio per evitare di scoprire a posteriori che certe modalità non sono facilmente praticabili”.
“Peraltro – conclude Rusconi – mi piacerebbe che qualcuno ci spiegasse per quale motivo le scuole possono tranquillamente trattare i dati vaccinali relativi al morbillo mentre non possono ricevere dagli studenti notizia del loro stato vaccinale. Davvero c’è qualcosa che non torna”.