Il Consiglio dei ministri ha quindi approvato le nuove regole per la gestione dei casi di positività nelle scuole. Subito dopo, arriva il commento positivo del ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi: “Abbiamo dato regole chiare per un rientro in presenza e in sicurezza”, ha detto il numero uno del Mi.
“La decisione presa dal governo – continua Bianchi – tiene conto, da un lato, dei dati sanitari e dell’evoluzione della pandemia, dall’altro, rappresenta una scelta chiara che tutela la possibilità per studentesse e studenti, tenendo conto del diverso grado di vaccinazione raggiunto e del diverso grado di scuola, di continuare a frequentare in presenza, a garanzia di un’uguaglianza sostanziale di accesso al servizio scolastico”.
Il dicastero di Viale Trastevere ha anche fatto chiarezza sulle nuove regole:
Scuola dell’infanzia – Servizi educativi per l’infanzia:
Con un caso di positività si applica al gruppo classe/alla sezione la sospensione delle attività, per una durata di dieci giorni.
Scuola primaria:
Con un caso di positività si attiva la sorveglianza con testing del gruppo classe: l’attività prosegue in presenza effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0). Il test sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5). In presenza di due o più positivi è prevista, per tutta la classe, la didattica a distanza per la durata di dieci giorni.
Scuola secondaria di I e II grado:
Sempre il ministero dell’Istruzione annuncia che “saranno potenziate, poi, le attività di screening, anche attraversolo stanziamento di risorse (oltre 92 milioni) per consentire alla popolazione scolastica in autosorveglianza di effettuare i test gratuitamente in farmacia e nelle strutture convenzionate”.
“È già partita – continuano dal ministero – la distribuzione di mascherine ffp2 al personale preposto alle attività scolastiche e didattiche nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, dove sono presenti bambini e alunni esonerati dall’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie”.
Infine, viene sottolineato che in attuazione della Legge di bilancio è stato dato il via libera al rinnovo dei contratti del personale di potenziamento per l’emergenza assunto a settembre, sia Ata che docenti: la scadenza dei contratti, tuttavia, in base alle risorse stanziate dal Governo, non risulta sufficiente a coprire le stesse circa 44mila supplenze per l’intero anno scolastico, ma coprirebbe il servizio solo fino al termine del prossimo mese di marzo.