“Da sinistra” arriva un attacco pesante al decreto legge del 24 marzo in materia di misure anti-covid.
Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, chiede “un intervento deciso di Palazzo Chigi e della maggioranza che sostiene questo governo affinché venga ritirato il decreto, e si eviti un ulteriore problema al mondo della scuola”.
Richiesta per la verità strana e curiosa, perché nel nostro ordinamento non esiste l’istituto del “ritiro” di un provvedimento di legge già approvato e addirittura pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.
Il decreto però potrebbe essere modificato corretto nel corso del passaggio parlamentare.
Per correggerlo ed “aggiustarlo” ci sarà tempo fino al 25 maggio, senatori e deputati, Fratoianni compreso, avranno quindi la possibilità di far sentire la propria voce.
Altrettanto curiosa appare la richiesta delle Flc-Cgil che vuole dal Ministro “un immediato segnale di sospensione dell’efficacia del decreto fino a chiarimento su queste misure sbagliate, discriminatorie e difficilmente gestibili”.
E’ appena il caso di ricordare che il decreto approvato dal Governo è un atto avente valore di legge e la sua efficacia non può essere sospesa con un provvedimento del Ministro che, al contrario, ha proprio il compito di darne esecuzione.
E’ anche vero però che in politica vale sempre la regola del “mai dire mai”, quindi è bene attendere gli sviluppi della vicenda.
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