C’è una piccola parte della nazione, governata dallo statuto speciale, dove la riforma dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali, varata dal Cdm il 4 febbraio, prenderà il via con un anno di ritardo. Prenderà in pratica inizio solo nel settembre del 2012.
Si tratta della provincia di Bolzano, dove la competenza legislativa della secondaria non deve tenere conto esclusivamente della legislazione statale, ma anche, seppure in seconda battuta, dell’esame delle istituzioni locali. In termini tecnici significa che allo Stato è riservata la disciplina di principio, mentre la Provincia più emanare la disciplina di dettaglio: “Per questo – hanno detto attraverso un comunicato unitario gli assessori provinciali Christian Tommasini, Sabina Kasslatter Mur e Florian Mussner – vogliamo evitare decisioni affrettate e invece concentrarci su un’applicazione ragionata della riforma nel sistema scolastico locale“.
La decisione non rappresenta, comunque, un colpo di mano: del rinvio di un anno è già stato avvisato il ministero dell’Istruzione. Il quale non avrebbe avuto nulla da eccepire.
“Il rinvio – hanno sottolineato gli assessori altoatesini- ci consentirà di adeguare la riforma alle particolarità della realtà scolastica provinciale, obiettivo al quale stiamo già lavorando“.