Didattica

Nuove tecnologie, la discussione in aula in una lezione digitale

Lo sviluppo della tecnologia e i piani nazionali permettono oggi di portare con sempre maggior costanza e diffusione le TIC all’interno della classe, il luogo per definizione deputato all’azione pedagogica.

Modificare l’ambiente dell’apprendimento comporta però un ripensamento della lezione e richiede al docente di modificare la sua metodologia e l’approccio comunicativo con gli studenti: la lezione è digitale non solo perché vengono utilizzati software e Internet, ma soprattutto perché vengono utilizzati in classe per le lezioni quotidiane, ed è questa prassi che va a modificare il contesto, e che richiede al docente una riprogettazione dello spazio e delle dinamiche che si stabiliscono tra i soggetti che abitano questo stesso spazio.

L’utilizzo del contenuto prodotto dal docente per l’uso in classe, e le interazioni che i ragazzi potranno costruire (tra loro o direttamente su quel contenuto appositamente progettato) sono la vera chiave di volta della lezione digitale: pertanto il docente deve sviluppare sì le competenze testuali e tecniche per sviluppare quel contenuto, ma poi dovrà progettare in che modo quel contenuto verrà utilizzato in classe, da lui e dagli studenti. In questo ambito la discussione in aula è importante ma spesso viene svalorizzata a causa di una gestione non sempre oculata per cui si originano momenti di confusione e di disorganizzazione.

Tra le ragioni di ciò possiamo annoverare:

  • una mobilitazione in simultanea data dalla sovrapposizione di richieste di interventi da parte degli alunni (tipico è l’uso di far alzare le mani);
  • una mobilitazione in simultanea data dalla sovrapposizione degli interventi degli alunni, per cui le voci si accavallano fino a creare una situazione di disturbo acustico significativa;
  • poca chiarezza negli alunni sul tipo di intervento da fare;
  • tempi di discussione che si allungano anche a causa del desiderio del docente di far intervenire tutti per i più vari motivi: per far partecipare, per avere un riscontro sulla comprensione, per fare una valutazione.

Per migliorare la discussione occorre lavorare sui modi degli interventi e sui modi dei contenuti. Il docente elabora insieme agli alunni i modi degli interventi. Ad esempio gli alunni scrivono su un foglio l’intervento, l’insegnante chiede di leggere secondo la sua scelta o secondo un turno stabilito, oppure gli alunni prendono la parola secondo un turno stabilito magari specificato da un cartellone per cui non occorre alzare le mani.

Aldo Domenico Ficara

Articoli recenti

Assegnazioni provvisorie 2024, come incideranno sulle Gps e sulla disponibilità dei posti?

Con la nota ministeriale del 4 luglio 2024 il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha…

06/07/2024

Il Dirigente Scolastico può sospendere i docenti? Il Tribunale di Catania fa chiarezza

La materia delle sanzioni disciplinari per i docenti è particolarmente ingarbugliata, in quanto si sovrappongono…

06/07/2024

Assegnazioni provvisorie 2024, cosa sono e chi deve fare domanda: prenota un posto per la consulenza con l’esperto

L'assegnazione provvisoria è una misura temporanea che consente ai docenti di cambiare sede per un…

06/07/2024

eCampus 30 Cfu percorsi abilitanti, al via la nuova edizione: quando e come si terranno i corsi?

I percorsi abilitanti da 30 CFU, molto attesi da tanti docenti di ruolo che aspirano a…

06/07/2024

Insegnare riesce ancora gratificare? Come riuscire a trovare soddisfazione nel proprio lavoro?

Parliamoci chiaro: quello del docente non è un mestiere facile e non ci sono magie…

06/07/2024