Grande partecipazione di pubblico e di aziende alla giornata inaugurale della diciassettesima edizione della manifestazione dedicata alla Pubblica Amministrazione.
La tre giorni, dal 23 al 25 maggio, che si svolge nella nuova area di congressi della “Nuvola di Fuksas” conta su oltre 200 appuntamenti di lavoro, mille presentazioni e la presenza di istituzioni, politica e imprese, impegnate tutti insieme a sostenere che senza la trasformazione digitale della PA non solo non riparte l’economia del Paese ma anche gli obiettivi dell’Agenda 2030 diventano impossibili da raggiungere.
Il convegno di apertura, che ha fatto registrare il sold out di presenze, ha visto la partecipazione del Ministro Madia che ha evidenziato come “Il reclutamento nella Pa in passato è stato pessimo, fatto per risparmiare e assumendo con contratti precari. Abbiamo sanato questa situazione stabilizzando i vincitori di concorso, da ora in poi le assunzioni saranno fatte in modo regolare sulla base dei fabbisogni effettivi”
Il ministro ha voluto evidenziare come si sta intervenendo per migliorare la PA “Trasparenza, tempi di risposta, snellimento delle procedure, attenzione ai bisogni dei più deboli: ecco gli ambiti su cui la spinta tecnologica sta intervenendo”, ma bisogna credere nella formazione.
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Molto preoccupante è infatti la fotografia sul pubblico impiego scattata da una indagine diffusa durante l’inaugurazione del Forum: i dipendenti pubblici risultano essere poco formati, solo il 40% è laureato e sono sempre più anziani, solo il 6,8% ha sotto i 35 anni mentre nel 2020 la loro età media sarà di quasi 54 anni. Si tratta inoltre di un organico sotto dimensionato visto che parliamo di 237 mila lavoratori in meno negli ultimi dieci anni.
Ma per avere una trasformazione digitale della PA non serve solo “ una spolverata di informatica, ma fondamentalmente analogica nei processi”- ha affermato Carlo Mochi Sismondi, presidente di Forum PA,.” Serve uno shock culturale e Forum PA 17 vuole contribuire a questa scossa”.
I servizi innovativi devono partire, ed è molto importante la velocità con cui si reagisce al cambiamento. Trasformazione digitale vuol dire la trasformare dei servizi, come è successo con l’iscrizione alle scuole, che è stato un esempio di successo della PA.
Nel corso dei vari dibattiti è emerso il ruolo importante che potrà esercitare il Ministero dell’Istruzione nella realizzazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, attraverso un’azione che preveda la promozione di una nuova “cultura della sostenibilità”. Tutti i livelli del sapere, dalla scuola all’Università, dal mondo della ricerca alle istituzioni devono essere protagonisti della diffusione di un nuovo approccio metodologico, di una nuova cultura e dell’integrazione delle nuove tecnologie nella didattica.
Molto interessante l’iniziativa di Indire presente all’interno dello stand del Miur, che organizzerà il 25 maggio nell’ambito della manifestazione, un workshop dedicato al Movimento delle Avanguardie Educative, illustrando le ore 16.00 alcune idee, proponendo pratiche di innovazione realizzate nelle scuole.
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