Nuove tecnologie, team di studenti sperimenta il pagamento con le impronte digitali
Passa per le mani, è il caso di dire, di un gruppo di studenti il nuovo modo di fare acquisti. Una importante sperimentazione, che potrebbe rappresentare l’inizio della fine per banconote, monete, carte di credito e bancomat, è infatti in atto nel sud est del Dakota, a circa 40 chilometri da Mount Rushmore, il parco nazionale con le celebri sculture dei presidenti americani scolpite nella roccia: all’interno di una piccola università, secondo quanto riportato dal Times, un team di 50 studenti universitari sta sperimentando il pagamento alle casse attraverso le impronte digitali, per lasciare a casa contanti e carte di credito facilmente clonabili. L’innovativo sistema, brevettato in questi giorni in due negozi del campus, si basa su un dispositivo in grado di riconoscere l’emoglobina sotto la pelle delle dita. Si tratta di uno dei primi esperimenti di “biocrittologia“: un insieme di biometrica, che permette l’identificazione attraverso i tratti fisici, e crittologia, la complessa scienza matematica per la codificazione di informazioni private. La complessità della sperimentazione non fa pensare a soluzioni prossime. Però la strada sembra tracciata.