“In tanti anni di vita sindacale capitolina non era mai capitato che il Comune fornisse il suo parere sul dimensionamento scolastico a poche ore dall’incontro decisivo”.
A dirlo alla Tecnica della Scuola è Mario Rusconi, vicepresidente nazionale Anp, a seguito dell’incontro svolto dai sindacati un paio di giorni fa alla Regione Lazio, giovedì 15 dicembre, con i rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale per decidere le modifiche da adottare sugli istituti dal prossimo 1° settembre.
“Il parere di chi gestisce la città metropolitana di Roma Capitale, da poco più di 180 giorni affidata al Movimento 5 Stelle, era tra quelli più rilevanti e attesi – dice Rusconi – perchè si tratta di una Giunta insediatasi da pochi mesi. E anche perché con il ridimensionamento delle province, le competenze del Comune abbracciano oggi tutti i settori scolastici: dall’infanzia alle superiori. Non comprendiamo i motivi di questo ritardo, perché la scadenza per la consegna dei pareri e delle indicazioni sulle eventuali costituzioni di nuovi istituti, il loro accorpamento o soppressione, oltre che la modifica dei corsi di studio, era stato spostato da inizio a fine novembre”.
Il Comune ha invece fatto pervenire la sua posizione sulle proposte solamente nel pomeriggio del 14 dicembre: “avere ricevuto via e-mail quel parere a poche ore dall’incontro finale – continua il rappresentante dell’Associazione nazionale dei presidi – è come non averli mai avuti, perché in così poco tempo non è stato possibile considerarli. E si tratta di una mancanza decisamente grave, perché Roma nel Lazio raccoglie quasi l’80 per cento delle scuole”.
Secondo Rusconi, il comportamento dell’assessorato all’Istruzione del M5S non può passare inosservato: “anche questo sindaco, appena giunto in Campidoglio, – sostiene – non ha saputo sottrarsi alle solite dichiarazioni sulla volontà di cambiare passo a favore della cittadinanza. Sull’azione della nuova Giunta comunale siamo alla finestra, visto che ancora non ci sono azioni giudicabili, ma siamo però convinti che il bene dei cittadini passi anche per il rispetto delle regole e delle scadenze: chi conosce la scuola, sa bene che il dimensionamento degli istituti è un passaggio delicato. Che si basa sull’apporto di più istituzioni. Se qualcuno si astiene, deve perlomeno spiegare i motivi del ritardo fuori tempo massimo”, conclude il rappresentante del sindacato dei presidi.
Per quanto riguarda il risultato della riunione svolta in Regione sul dimensionamento, si attendono ora le delibere finali: l’intenzione dei dirigenti del palazzo di via Rosa Raimondi Garibaldi è quello di produrre il documento ufficiale – comprendente anche le risposte alle richieste formulate dalle scuole per il prossimo a.s. – prima di Natale. Nel caso non vi riuscissero, sicuramente le delibere verranno pubblicate entro venerdì 30 dicembre.
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