Nuovi licei musicali, troppi interrogativi

“Le famiglie degli studenti interessati dovranno indicare nella domanda di iscrizione anche un secondo indirizzo di studi di istruzione secondaria superiore”. Non avrà fatto certamente piacere, alle diverse migliaia di studenti interessati a frequentare i nuovi corsi liceali musicali e coreutici, sapere dal Miur che le domande di accesso (l’ultimo giorno è oggi 12 febbraio, come per tutti gli altri corsi ed ordini scolastici) sono vincolate ad una doppia verifica: quella relativa alle loro competenze e abilità per frequentare i corsi, ma anche quella legata al lasciapassare delle Regioni al loro avvio (per questa servirà la seconda opzione).
La comunicazione è stata inoltrata l’11 febbraio, come già anticipato in un altro articolo, quando Viale Trastevere ha inviato una nota ai direttori degli Uffici scolastici regionali, ai presidenti delle Regioni e Province, ai sindaci e presidi delle scuole medie e superiori, attraverso cui ha spiegato che “per quanto riguarda l’accoglimento delle iscrizioni – si legge nella nota ministeriale – presentate presso le nuove sezioni di liceo musicale e coreutico previste dai piani regionali di programmazione della rete scolastica per l’anno scolastico 2011/2012, si evidenzia che tale accoglimento è soggetto all’ulteriore condizione della concreta attivazione delle relative classi da parte dell’Ufficio scolastico regionale”.
E poiché sarà compito del direttore dell’Usr verificare, “in relazione al piano di dimensionamento adottato dalla Regione, la compatibilità dell’attivazione di nuove sezioni di liceo musicale e coreutico con le risorse di organico assegnate”, è chiaro che il Miur pur avendo individuato i nuovi 3 licei musicali (da sommare ai 37 attivati all’inizio di quest’anno) ed i 5 coreutici (oltre gli altrettanti 5 già attivi) non è ancora in grado di ufficializzare i nominativi delle sedi individuate. Anche perché a fronte delle 3 sezioni musicali e 5 coreutiche da incrementare, viale Trastevere ha ricevuto, tramite le Regioni, ben 34 richieste per l’attivazione delle prime e 9 per le seconde. E vista la situazione, molti di questi istituti, anche quelli in prima istanza meno considerati, ora potrebbero tornare in ballo. A svantaggio di quelli inizialmente “promossi”. Peccato che, ancora una volta, a rimetterci saranno gli studenti: ritrovarsi a frequentare un liceo a 100 chilometri da casa, perché all’ultimo momento si è scoperto che quello della propria città non aveva tutte le credenziali, non è la stessa cosa.

 

 

Alessandro Giuliani

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