Categorie: Riforme

Nuovi professionali: pubblicate le Linee guida

Anche in questo caso, si tratta di un documento piuttosto corposo, predisposto a cura del Gruppo tecnico di lavoro istituito con decreto dipartimentale n. 12/09, tenendo conto dei suggerimenti proposti dalle istituzioni scolastiche interessate e nel confronto con le associazioni disciplinari e professionali e le parti sociali.
Il testo contiene riferimenti ed indicazioni per la definizione del piano dell’offerta formativa e dell’organizzazione del curricolo per le classi interessate, nonché l’articolazione in competenze, abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento. Parte integrante del documento è anche un breve glossario per rendere più comprensibile il linguaggio utilizzato.
Dopo la pubblicazione delle Linee guida prenderà il via un’ulteriore fase di misure nazionali, finalizzate soprattutto all’aggiornamento dei docenti e dei dirigenti scolastici.
Il riordino degli istituti professionali – leggiamo nel documento – risponde all’esigenza di organizzare percorsi formativi quinquennali, finalizzati al conseguimento di un titolo di studio, fondati su una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale riferita a filiere produttive di rilevanza nazionale che a livello locale possono assumere connotazioni specifiche”.
Gli elementi distintivi che caratterizzano gli indirizzi dell’istruzione professionale all’interno del sistema dell’istruzione secondaria superiore si dovranno basare, secondo i nuovi orientamenti, sull’uso di tecnologie e metodologie tipiche dei diversi contesti applicativi, sulla capacità di rispondere efficacemente alla crescente domanda di personalizzazione dei prodotti e dei servizi, che è alla base del successo di molte piccole e medie imprese del made in Italy, oltre che su una cultura del lavoro che si fonda sull’interazione con i sistemi produttivi territoriali.
Fattore imprescindibile per l’elaborazione del piano dell’offerta formativa degli istituti professionali è quindi rappresentato dalla stretta interrelazione con il territorio e il mondo produttivo. E gli strumenti per intrecciare la progettazione didattica della scuola con i piani di sviluppo locali e le esigenze formative degli studenti sono quelli offerti dall’autonomia didattica e organizzativa, arricchiti – secondo il Miur – proprio dalle opportunità messe a disposizione delle scuole dal regolamento sul riordino, che dovranno articolare l’offerta formativa puntando su progetti basati su tre parole-chiave: menti d’opera, professionalità e laboratorialità.
Lara La Gatta

Condividi
Pubblicato da
Lara La Gatta

Articoli recenti

Concorso PNRR 3 docenti posti comuni e sostegno 2025: Requisiti e prove previste

Secondo quando previsto entro il 31 dicembre del 2025, dovrà essere bandito il concorso PNRR…

29/07/2025

Edifici scolastici non sono norma se edificati in aree dove le autoscale dei vigili del fuoco non possono accostarsi alle finestre

Una docente di un Liceo calabrese ci chiede se l'edificio scolastico in cui presta servizio…

28/07/2025

Stipendi pubblici, la Consulta cancella i 240mila euro di tetto annuo magistrati e dirigenti Pa: smacco a docenti e Ata, prendono un decimo

Mentre gli stipendi dei dipendenti della pubblica amministrazione, docenti e personale Ata in testa, fanno…

28/07/2025

Percorsi sostegno Indire triennalisti, pubblicato il calendario didattico: si parte il 31 luglio

Indire ha pubblicato il calendario delle attività didattiche riferito ai percorsi di specializzazione da 40 crediti…

28/07/2025

Esame terza media, il figlio non lo passa e la madre sbotta. Galiano: “Noi viviamo ogni bocciatura come nostro fallimento”

Sta facendo scalpore il caso di una madre tiktoker che ha commentato aspramente, raccogliendo milioni…

28/07/2025

La gestione del sito web della scuola: le responsabilità del dirigente scolastico – GUIDA SCARICABILE

Il sito web costituisce la carta di identità con cui ogni istituzione scolastica presenta alla comunità…

28/07/2025