L’anno scolastico non è ancora iniziato, ma già si parla di possibili scioperi.
Per il 23 e 24 settembre, infatti, è in programma una astensione dal lavoro di tutto il personale della scuola proclamata dalla CSLE (Confederazione Sindacati Lavoratori Europei), mentre per il 24 è previsto lo sciopero indetto dal SISA (Sindacato indipendente scuola ambiente).
La CSLE così motiva la propria azione: “Abbiamo indetto uno sciopero per il 23 e 24 settembre contro la applicazione di un orario di servizio pari a trenta sei ore per i Docenti non vaccinati e per la non specifica del servizio che sarà attribuito al Personale Ata non vaccinato. Chiediamo l’aumento dello stipendio di 400 Euro ai Docenti e di 300 euro al personale Ata come da standard Europeo; l’abolizione del Super Green Pass e la gratuità del costo dei Tamponi; l’introduzione dei buoni pasto per il personale scuola; l’abrogazione della somma di 400 Euro per i Docenti Meritevoli”.
L’11 novembre sarà invece il giorno di uno sciopero generale proclamato da Unicobas e Cobas Sardegna riguardante tutti i settori pubblici e privati.
Per ora non c’è ancora nulla di ufficiale ma è probabile che a Cobas Sardegna e Unicobas si aggreghino anche altri sindacati di base, come è già avvenuto nel mese di maggio.
Dal fronte dei sindacati più rappresentativi non arriva per ora nessuna notizia anche se, fra poche settimane, alla ripresa delle attività si dovrà necessariamente tornare a parlare di contratto nazionale e di docente esperto e a quel punto i sindacati del comparto dovranno decidere come procedere.
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