“I calendari sono già stati fatti, tutte le scuole sono già state aperte. Siccome non c’era molta discussione sui media, si può dire che è andato tutto bene”.
“Eccezioni ci sono sempre”. Sarebbero quindi dei casi isolati, i ritardi di nomine di supplenti annuali che stanno caratterizzando questi primi giorni di scuola.
Parlando a margine della presentazione della fiera Didacta Italia, la Fedeli ha ricordato che si trattava di un obiettivo importante, che ora sarebbe stato pienamente centrato.
“Dal primo giorno in cui sono arrivata qui – ha detto la ministra – il primo obiettivo che mi sono data era di far iniziare l’anno scolastico 2017-18 con tutti i docenti in classe, credo che questo sia un obiettivo realizzato”.
Fedeli ha anche ricordato che i ‘buchi’ di cattedre maggiori si sono creati a seguito delle mancate assunzioni del concorso a cattedra.
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“Abbiamo visto in modo chiaro quali sono i profili professionali che potevamo assumere ma che non c’erano – ha sottolineato – in particolare al centro Nord di italiano e matematica. Su questo dobbiamo fare campagna di accompagnamento e chiarezza per i concorsi 2018”.
Subito dopo, la responsabile del Miur si proietta al prossimo anno scolastico. “Nostro compito è arrivare all’anno scolastico 2018-19 riuscendo a colmare con il tempo indeterminato un’altra parte di docenti, per diminuire ulteriormente la cosiddetta supplentite, che è già diminuita quest’anno. Ci sono 82 mila supplenti, rispetto agli oltre 100 mila dell’anno scorso”.
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