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Nuovo anno, Fedeli: mancano solo le nomine dei supplenti. Ma alcune province sono in ritardo

Dopo le 52mila immissioni in ruolo, il Miur sta terminando le assegnazioni provvisorie ed entro il 15 settembre saranno terminate le supplenze: quest’anno saranno 15mila in meno.

A confermare il cronoprogramma di Viale Trastevere è stata la titolare del dicastero dell’Istruzione, Valeria Fedeli, parlando il 28 agosto a Radio24.

“E’ in atto il monitoraggio – ha detto la responsabile del Miur – affinché l’anno scolastico al 15 settembre inizi regolarmente con tutti i docenti in classe, cioè con gli insegnanti di ruolo e i supplenti. L’impegno che ci eravamo presi era di non avere quest’anno una girandola di insegnanti nei primi mesi per garantire a studenti e famiglie un avvio normale e ordinato dell’anno scolastico. Siamo nella fase in cui si chiamano i supplenti per le cattedre rimaste scoperte”.

Sul precariato che non si cancellata, la ministra ha tenuto a dire “abbiamo già diminuito di 15.100 il numero dei docenti precari, un buon segnale e un passo in avanti verso la stabilizzazione. Ma l’oggettiva difficoltà è che per alcune materie non abbiamo docenti di ruolo che possano coprire le cattedre, quindi dobbiamo utilizzare personale a tempo determinato. Non c’è dubbio però che quest’anno avremo 15.100 supplenti in meno”.

Per quanto riguarda i trasferimenti, ha concluso, “tutte le procedure sono state già fatte e concluse il 15 agosto. Adesso abbiamo la parte delle assegnazioni e della chiamata delle scuole dei supplenti. Abbiamo fatto uno sforzo enorme, come uffici del ministero e delle scuole a livello provinciale, ci siamo dati un cronoprogramma preciso, con date precise. Chi ha ottenuto il trasferimento lo sa già, abbiamo affrontato tutto per tempo”.

 

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Rimangono, tuttavia, delle province in ritardo sui tempi stabiliti: a Roma, ad esempio, si rimane in attesa ancora delle assegnazioni provvisorie, come delle utilizzazioni, dei docenti di tutta la scuola secondaria. Sono state pubblicate solo le situazioni relative al sostegno, alla scuola dell’infanzia e primaria. Considerando che nella maggior parte delle province, le stesso graduatorie sono state emesse a ridosso di Ferragosto, il ritardo comincia ad essere preoccupante. Soprattutto, perché fino a quando non si saranno esaurite le nomine delle utilizzazioni e delle assegnazioni provvisorie, gli impiegati non potranno dedicarsi a quelle dei supplenti annuali.

Infine, ricordiamo che molti supplenti verranno nominati, direttamente dai presidi, da seconda fascia della graduatoria d’istituto: sono tutti quei casi, non residuali, in cui le GaE non presentano più candidati o il numero di posti vacanti è superiore. Solo che, anche in questo caso, in alcune province non si hanno ancora notizie delle graduatorie provvisorie. Considerando i tempi tecnici per i ricorsi, l’analisi di ognuno e la pubblicazione delle graduatorie definitive, speriamo di sbagliarci ma il tutto si concluderà non prima di un mese.

Così i dirigenti scolastici, che nel frattempo avevano nominato dalle vecchie graduatorie, dovranno a quel punto rinominare. E purtroppo, per gli alunni, quasi sicuramente il docente individuato non sarà lo stesso.

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Alessandro Giuliani

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