Il 18 gennaio 2024 scorso è stato firmato il contratto per il comparto Istruzione e Ricerca, concludendo così anche la fase di verifica da parte degli organi di controllo.
Tra le diverse novità presenti nel contratto, anche delle questioni relative al personale Ata.
Nella diretta della Tecnica della Scuola di martedì 23 gennaio, Attilio Varengo, segretario Cisl Scuola, ha risposto ad alcune domande sull’argomento.
Il segretario ha così snocciolato le principali novità per il personale Ata: “È stata riattivata la mobilità verticale, una cosa sentita e voluta dal personale Ata che consente a coloro che sono inquadrati in un profilo inferiore di accedere, attraverso la mobilità a un profilo superiore, sia in presenza di un titolo di studio con 5 anni di servizio, sia in assenza di titolo di studio ma con 10 anni di servizio. Prima la mobilità verticale era impedita. Inoltre, sono state ripristinate le posizioni economiche, rafforzandole e incrementando i valori unitari delle singole posizioni, mettendole in sicurezza. Un’altra novità è che si sono aggiornati i profili, togliendo l’area C e valorizzando i DSGA, riconoscendo loro un incremento economico quasi doppio rispetto a tutto il comparto ed elimando il vincolo che gli impediva di accedere ai progetti (anche del Ministero)”.
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