Manca ormai solo l’ufficialità per l’annuncio della data fissata dagli studenti per la nuova manifestazione nella capitale, dopo gli episodi e i disordini dell’ultimo corteo dello scorso 14 novembre”
Oggetto di critiche è stata fatta il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, contestata da un gruppo di giovani all’interno del palasport di Rimini gremito da 1.500 studenti delle scuole superiori.
Intanto il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, in una nota afferma: “L’iniziativa di mettere il numero identificativo sui caschi delle forze dell’ordine è pericolosa e foriera di intimidazioni e forse anche di vendette. Che ci pensi bene il ministro Cancellieri prima di farla”.
A proposito di simbolo identificativi sulle uniformi degli agenti, la responsabile del Viminale ha spiegato che quella “dell’identificativo è una cosa su cui stiamo lavorando ma che non deve mettere in pericolo l’operatore: non è così semplice come sembra”.
E mentre il capo della Polizia Manganelli assicura che gli agenti violenti saranno isolati, c’é chi mette in guardia dal rischio di “destabilizzare le forze di polizia”, mentre il leader del carroccio Maroni e “con le forze dell’ordine, senza se e senza ma” e il presidente della Camera Fini avverte che “nessuno ha il diritto di aggredire le forze dell’ordine”. Nichi Vendola tuttavia sottolinea che “l’assenza di risposte credibili da parte del governo genera rabbia” ed il leader dell’Idv Antonio Di Pietro afferma che “qui ci troviamo di fronte a una guerra tra poveri”, il problema è “politico”.
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