Dopo il consiglio dei ministri, che si è svolto ieri, 17 maggio, il premier Mario Draghi e il ministro della Salute, Roberto Speranza, hanno allentato la stretta sulle limitazioni, ma in maniera graduale.
Ecco quali saranno le maggiori novità contenute nel nuovo decreto di maggio.
Durante la cabina di regia con i governatori delle regioni, il ministro Roberto Speranza ha esposto la modifica dei criteri di valutazione per entrare nelle fasce di rischio.
In area rossa si accede con oltre il 40% dell’occupazione dei posti letto in area medica e oltre il 30% in terapia intensiva; si resta in giallo se l’occupazione delle terapie intensive è sotto il 20% e l’area medica sotto il 30%; si sale da giallo ad arancione se in terapia intensiva si sale sopra il 20% e in area medica sopra il 30%.
Inoltre, il ministro della Salute ha affermato: «in via transitoria varranno tutti e due i parametri, sia vecchi che nuovi, ma mi sento di dire che sia con i parametri vecchi che con i nuovi nessuna Regione rischia adesso di passare nella fascia arancione».
Visto l’andamento dei dati incoraggiante, i vertici del Cts, Brusaferro e Locatelli, la cabina di regia e poi il Cdm hanno dato il via libera al nuovo decreto sulle riaperture. Si inizia subito con il coprifuoco posticipato alle ore 23 già da domani, 19 maggio, nelle zone gialle, dal 7 giugno scatterà a mezzanotte e il 21 giugno sarà abolito.
Fino al 1° giugno si potrà stare al bar e al ristorante soltanto all’aperto e soltanto seduti al tavolo, dal 1° giugno, invece, si potrà prendere il caffè al bancone del bar e cenare al ristorante anche al coperto.
La riapertura delle palestre è stata anticipata di una settimana (24 maggio). Torna il pubblico negli stadi e in tutte le competizioni sportive, di interesse nazionale e non (con il limite di 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso). E il 22 maggio riaprono gli impianti da sci, tanto discussi all’inizio del governo Draghi.
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