A quanto pare, il DECRETO-LEGGE sulle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro e nelle scuole, sarebbe stato approvato all’unanimità: è quanto viene fuori dal Consiglio dei Ministri.
Abbiamo anticipato la questione relativa alle regole per la quarantena in vista della riapertura scuole. Ma un’altra novità introdotta dal nuovo decreto riguarda tutto il personale scuola dipendente dalle cooperative. Parliamo degli assistenti all’autonomia o alla comunicazione, i lavoratori delle mense e quelli addetti alla pulizia dei locali: per tutti loro, dai 50 anni in su, scatta l’obbligo vaccinale che era già scattato per i colleghi dipendenti dal Ministero dell’Istruzione, docenti e Ata.
E lo stesso dicasi per tutti gli esterni, anche i formatori o coloro che vengano impiegati in attività di ampliamento dell’offerta formativa.
L’obbligo vale fino al 15 giugno. Sono esentati i casi di accertato pericolo per la salute, attestati dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore.
Insomma, si andrebbe a colmare così una delle contraddizioni che aveva caratterizzato il mondo della scuola in queste ultime settimane e cioè il fatto, ad esempio, che mentre un docente di sostegno doveva essere vaccinato, l’assistente alla comunicazione di quello stesso alunno poteva invece lavorare con un semplice tampone negativo.
Anche stavolta, chi non farà il vaccino non riceverà lo stipendio e verrà considerato “assente ingiustificato, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione”.
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