Nella serata del 5 gennaio il Cdm ha varato le nuove misure per la prevenzione da Covid-19, come abbiamo già anticipato. Le misure più restrittive per la scuola dell’infanzia, dove in ragione dei rischi legati alla presenza di bambini non vaccinati e privi di mascherina, basterà un solo positivo per mandare tutta la classe in quarantena per 10 giorni.
Scuola dell’infanzia – Servizi educativi per l’infanzia:
Con un caso di positività si applica al gruppo classe/alla sezione la sospensione delle attività, per una durata di dieci giorni.
Il punto è che vista l’incidenza dei contagi in questi giorni (oggi peraltro si attendono le ultime rilevazioni settimanali, mentre nella settimana 20-26 dicembre l’incidenza è a 783 casi per 100mila abitanti, con Rt in aumento a 1,18; e con tasso di occupazione dei posti in area medica e in terapia intensiva rispettivamente al 17,1% e al 12,9%, al di sopra della soglia critica a livello nazionale che viene superata in ben 12 regioni) è probabile che i gruppi classe a essere risparmiati saranno ben pochi, dato che la fascia pediatrica, come abbiamo più volte segnalato è tra le più esposte al virus.
Intanto è già partita la distribuzione di mascherine ffp2 al personale “preposto alle attività scolastiche e didattiche nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, dove sono presenti bambini e alunni esonerati dall’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie”.
Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), di recente ospite di “Live In Courmayeur” organizzato da Sky Tg24, rispondendo alla domanda relativa al vaccino contro il covid per i bimbi da 0 a 5 anni, ha risposto: “Le due aziende principali, Pfizer e Moderna, stanno facendo la sperimentazione nei più piccini, credo sarà questione di qualche mese. E’ verosimile avere i primi dati entro Pasqua, forse l’agenzia statunitense Fda potrebbe esprimersi, ma non sono un divinatore”.
Il presidente Aifa ha spiegato anche che in Italia ai primi del mese di dicembre l’incidenza nella popolazione da 0 a 11 anni è stata di 300 casi per 100mila abitanti alla settimana, l’incidenza più alta dell’infezione. Ed è alta anche fra 0 e 3 anni, poco meno dell’1% dei bambini si ricovera. “Prima non era così – argomenta -. Prima i bambini non si infettavano, non si ammalavano. Oggi non è più così, succede anche tra 0 e 3 anni”.
Sono 219.441 i contagi da coronavirus in Italia nel 6 gennaio 2022, secondo i dati e i numeri covid – regione per regione – nel bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute. Registrati altri 198 morti. I nuovi casi sono stati individuati su 1.138.310 tamponi effettuati, il tasso di positività è al 19,3%. Sono 13.827 i pazienti covid ricoverati con sintomi in ospedale (+463 da ieri) e 1.467 le persone in terapia intensiva (+39).
“Anche se Omicron sembra essere meno grave rispetto alla Delta, specialmente nei vaccinati, non significa che possa essere categorizzata come ‘lieve'”, afferma il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus sottolineando che Omicron “proprio come le precedenti varianti causa ricoveri e uccida”.
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