Dopo una lunga attesa, il Premier Conte ha firmato il nuovo Dpcm. Il testo sarà in Gazzetta nella mattinata di oggi, 4 novembre.
Il decreto enterà in vigore giovedì 5 novembre e avrà efficacia fino al 3 dicembre.
In attesa di leggere il testo definitivo, riepiloghiamo le principali anticipazioni di interesse per le scuole.
La mascherina sarà obbligatoria nelle scuole elementari e medie, anche in condizioni di staticità, quindi bambini e ragazzini dovranno indossarla anche seduti al banco.
Restano comunque sempre esclusi i bambini di età inferiore ai sei anni e i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.
L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, fatta eccezione per le Regioni ricomprese nella cd. zona rossa (scenario di massima gravità e livello di rischio alto) in cui le lezioni in presenza si svolgeranno fino alla classe prima della secondaria di I grado. La DaD diventa quindi al 100% per seconda e terza media, oltre per per i cinque anni delle superiori. Nella zona rossa, secondo le prime anticipazioni, dovrebbero rientrare sicuramente Lombardia, Piemonte e Calabria, e forse Alto Adige e Valle d’Aosta.
Nelle Regioni appartenenti all’area a rischio massimo sarà vietato ogni spostamento in entrata e in uscita, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti n cui la stessa è consentita. Sarà consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
In tutta Italia è stato confermato il “coprifuoco” dalle 22 all 5, salvo motivate esigenze.
Il DPCM dovrebbe entrare in vigore giovedì 5 novembre ed avere efficacia fino al 3 dicembre.
Nelle cd. zone rosse, vale a dire le Regioni con scenario di massima gravità e livello di rischio alto, le lezioni in presenza si svolgeranno fino alla classe prima della secondaria di I grado. La DaD diventa quindi al 100% per seconda e terza media, oltre per per i cinque anni delle superiori.
Nella zona rossa, secondo le prime anticipazioni, dovrebbero rientrare sicuramente Lombardia, Piemonte e Calabria, e con probabilità anche Alto Adige e Valle d’Aosta.
Sempre in merito alle scuole, nelle zone cd. arancioni e verdi l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza.
Dalle ultime indiscrezioni presenti sulla bozza del Dpcm, emerge che sarebbero sospesi tutti i concorsi pubblici per tutta la durata del decreto (fino al 3 dicembre) La domanda sorge spontanea: che ne sarà del concorso straordinario scuola secondaria?
La bozza del nuovo Dpcm riporta: E’ prevista la “sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica ovvero in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile“.
In base a quanto scritto su tale bozza, il concorso straordinario dovrebbe interrompersi per poi riprendere alla scadenza del Dpcm, dopo il 3 dicembre.
E’ chiaro che il condizionale è d’obbligo: è necessario attendere il testo definitivo del nuovo Dpcm per capire se davvero il concorso verrà sospeso.
Ad ogni modo, riteniamo che si tratterebbe di una sospensione momentanea, nel senso che i candidati che già hanno sostenuto le prove d’esame non dovrebbero avere alcun problema, mentre invece, chi non ha ancora sostenuto la prova del concorso, dovrebbe solo “spostare l’impegno”.
Risulta evidente che anche le prove preselettive dei concorsi ordinari per infanzia e primaria e per la scuola secondaria, previste subito dopo il concorso straordinario, in tale regime non potrebbero effettuarsi.
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