Attualità

Nuovo Dpcm, DaD al 100% alle superiori. Cosa accade per la scuola media e primaria?

In attesa della firma del nuovo Dpcm, che dovrebbe avvenire nelle prossime ore, il premier Conte ha già spiegato le misure per contrastare l’epidemia di covid-19. Per la scuola ci sono già alcune indicazioni nazionali ma in realtà, la volontà di applicare misure differenziate in base ai territori potrebbe avere conseguenze anche sulle scelte che riguardano la scuola.

Italia suddivisa in tre aree

Come già annunciato, il prossimo dpcm individuerà 3 aree in base al livello di rischio. Queste aree sono contraddistinte da un colore che sarà abbinato al livello di pericolosità: una fascia riservata alle regioni a rischio alto, individuato come a rischio 4, con le misure più restrittive, che sarà segnata come fascia rossa. Una seconda fascia, a rischio alto ma compatibile con lo scenario 3 in cui le misure saranno lievemente meno restrittive, individuata come fascia arancione. Infine, la terza fascia che comprende le restanti regioni, individuate come zona verde, all’interno delle quali si stabiliranno le misure a livello nazionale.

Cosa cambia per la scuola in base alla fascia di rischio

Ad ogni fascia corrisponde uno scenario anche per la scuola: questo verrà definito nel dettaglio nelle prossime ore ma già si ha un’idea di cosa potrebbe accadere.

Nelle zone rosse, è previsto al momento, che le scuole secondarie di secondo grado e le ultime due classi di scuola secondaria di primo grado possano svolgere le attività didattiche a distanza, al 100%. Invece, le prime classi di scuola secondaria di primo grado e la scuola primaria e quella dell’infanzia, proseguirebbero le attività in presenza, sperando che la soglia dell’indice Rt non risulti fuori controllo in questi territori.

Le altre due fasce, quindi quella arancione e quella verde, dovrebbero condividere, almeno per quanto riguarda la scuola, le stesse indicazioni nazionali, quindi il passaggio alla totale didattica a distanza solo per le scuole secondarie di secondo grado.

Dopo l’ok da entrambe le Camere, adesso il testo del Dpcm dovrà essere definito per essere pubblicato a breve, forse già stasera, 3 novembre.

Sarà una giornata ricca di impegni che porteranno alla stesura definitiva del Dpcm: Dalle 9.30 il presidente del Consiglio incontrerà un’altra volta i capidelegazione di maggioranza per fare un punto sulla situazione e definire insieme le nuove norme che saranno contenute nel Dpcm. Nel pomeriggio poi, il Comitato Tecnico Scientifico torna a riunirsi. E in serata potrebbe esserci un nuovo incontro governo-regioni.

Fabrizio De Angelis

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