Il Presidente Conte, dopo aver parlato questa mattina alla Camera, alle 17 di oggi ha parlato al Senato per illustrare le misure che saranno contenute nel nuovo DPCM.
Prima dell’intervento del premier Conte una breve anteprima con il direttore de La Tecnica della Scuola Alessandro Giuliani e il giornalista Fabrizio De Angelis per commentare le ultime novità in attesa del discorso di Conte e sul prossimo DPCM, che sarà pubblicato nelle prossime ore.
L’intervento di Conte alla Camera
Anche al Senato, il Presidente del Consiglio ha confermato la decisione di adottare per le scuole di secondo grado integralmente la didattica a distanza.
Il Premier ha presentato al Senato un nuovo corpus di misure restrittive da adottare prima di mercoledì 4 novembre. “Il quadro epidemiologico appare critico sia a livello nazionale che europeo – ha affermato il Presidente del Consiglio – costringendo i paesi a misure sempre più restrittive. L’Europa è una delle aree più colpite dalla seconda ondata. Nelle ultime due settimane incremento ai 150 contagi per ogni 100mila abitanti, superato il milione totale. Nel nostro paese peggioramento della situazione. In Francia, Spagna e Regno Unito la ripresa dell’epidemia è iniziata prima e corre di più”.
In Italia, a ieri, 1 Novembre, 378.129 contagiati, il 94% in isolamento domiciliare, mentre nel primo caso il 51% si curava in casa. Oltre il 65% delle persone sono asintomatiche, dati forniti dall’ Istituto Superiore Sanità. I pazienti in terapia intensiva sono poco più della metà dei posti letto disponibili, 10.841 il prossimo numero dei posti letto disponibili in terapia intensiva grazie al Commissario Arcuri. Circa 16 milioni i tamponi effettuati finora. Oggi – dichiara il Premier – esiste un’accresciuta capacità di risposta, il Paese può considerarsi autosufficiente. L’Italia è tra i pochi paesi nel mondo in cui ogni giorno vengono disposti 11 milioni di mascherine gratuite a studenti. Rimane però un crescente e preoccupante affollamento nell’area medica in generale. La settimana scorsa è stato siglato un accordo stralcio per somministrare test antigenici a medici di medicina generale e pediatri. L’obiettivo è far crescere la capacità di screening per la popolazione, fino a 350mila test, sfruttando oltre 400 medici e 800 infermieri militari e 4 strutture da campo dell’esercito. Il Ministero della Salute sta lavorando ad un piano operativo per la distribuzione dei vaccini.
“Favoriremo le fasce più fragili e vulnerabili come gli anziani – afferma Conte – sono i nostri cari, che hanno ricostruito il paese, sono i nostri nonni, i nostri genitori, che hanno consentito di vivere il miracolo economico. Si conferma il quadro epidemiologico di grave entità. 11 Regioni sono considerate a rischio elevato, 8 a rischio moderato. Non possiamo pronosticare l’impatto del prossimo mese, siamo costretti a intervenire per favorire una strategia stringente con nuovi interventi restrittivi, basati su criteri scientifici, e un regime differenziato su diversi scenari regionali. E’ cambiata la strategia rispetto alla prima fase (lockdown generalizzato)”.
“Un sistema che ci impone di intervenire in modo mirato (focolai, aree mediche), un monitoraggio strutturato e articolato – ha specificato il Premier – tre aree nel nuovo Dpcm, fascia riservata a regioni a rischio 4 con misure restrittive, fascia 3 meno restrittive e fascia 2 a basso rischio. Prevista la chiusura dei centri commerciali nel weekend, chiusura sale scommesse, musei e mostre, 50% di capienza dei mezzi pubblici, e spostamenti limitati verso regioni a rischio tranne comprovati motivi lavorativi”.
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