Nuovo Dpcm, zone rosse, arancioni e gialle: l’infografica regione per regione
Nel bel mezzo della crisi di governo, è stato firmato il nuovo Dpcm 14 gennaio da Giuseppe Conte e dal ministro della Salute Roberto Speranza. All’interno sono presenti le varie limitazioni per ogni zona di rischio.
Il nuovo DPCM sarà in vigore da domenica 17 gennaio e si estenderà fino al 5 marzo 2021.
Le zone di rischio regione per regione
In base ai dati della Cabina di Regia, passano in area rossa la provincia autonoma di Bolzano e le Regioni Lombardia e Sicilia. Passano in area arancione le Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Restano in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto. Restano quindi in area gialla Campania, Sardegna, Basilicata, Toscana, provincia autonoma di Trento e Molise.
Le limitazioni per la zona rossa
Divieto di spostamento tra regioni fino al 15 febbraio;
chiusura di palestre e piscine;
coprifuoco dalle 22:00 alle ore 5:00;
consentite visite ad amici e parenti (per un massimo di due persone esclusi i minor under 14) all’interno del proprio comune; sarà possibile spostarsi, tuttavia, dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 km e mai verso i capoluoghi di provincia;
attività commerciali chiuse (eccetto per alcune categorie);
bar aperti fino alle 18, con consegna a domicilio e divieto di asporto;
ristoranti aperti solo per consegna a domicilio e asporto.
Scuole nelle zone rosse
Il Dpcm, per le aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (cd. zone rosse), prevede che resta fermo lo svolgimento in presenza della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, dei servizi educativi per l’infanzia e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, per le classi seconda e terza delle scuole medie e per tutte le classi delle scuole superiori le attività scolastiche e didattiche le lezioni si svolgono esclusivamente con modalità a distanza.
Le limitazioni per la zona arancione
Divieto di spostamento tra regioni fino al 15 febbraio;
chiusura di palestre e piscine;
coprifuoco dalle 22:00 alle ore 5:00;
consentite visite ad amici e parenti (per un massimo di due persone esclusi i minor under 14) all’interno del proprio comune; sarà possibile spostarsi, tuttavia, dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 km e mai verso i capoluoghi di provincia;
bar aperti fino alle 18, con consegna a domicilio e divieto di asporto;
ristoranti aperti solo per consegna a domicilio e asporto.
Le limitazioni per la zona gialla
Divieto di spostamento tra regioni fino al 15 febbraio;
apertura dei musei per i giorni feriali;
chiusura di palestre e piscine;
coprifuoco dalle 22:00 alle ore 5:00;
consentite visite ad amici e parenti (per un massimo di due persone esclusi i minor under 14) all’interno della propria regione;
bar aperti fino alle 18, con consegna a domicilio dopo tale orario e divieto di asporto;
ristoranti aperti solo per consegna a domicilio e asporto.
Scuole nelle zone gialle e arancioni
Le scuole secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione didattica in modo che, a decorrere dal 18 gennaio 2021, almeno al 50% e fino ad un massimo del 75% della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza, fatte salve le diverse disposizioni individuate da singole Regioni. La rimanente parte dell’attività si svolgerà a distanza. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per garantire l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali.
Nei servizi educativi per l’infanzia, nelle scuole dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione (scuole primarie e secondarie di I grado) la didattica continua a svolgersi integralmente in presenza. È obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.