Lo scorso 14 dicembre è uscito al cinema l’ultimo film del duo comico palermitano Ficarra e Picone, “Santocielo“. La pellicola ha fin da subito attirato alcune polemiche, provenienti soprattutto da ambienti clericali. Questo perché uno dei protagonisti del film è proprio Dio, e perché i temi trattati riguardano anche la religione.
Uno dei protagonisti della pellicola è un vicepreside. Una dirigente scolastica ha deciso di commentare questa scelta: “Non so perché tutto questo scandalo e queste accuse di blasfemia. Sullo sfondo ipocrita di una tipica realtà da scuola privata cattolica, quelle per intenderci che spesso sfruttano e non pagano giovani docenti, ma lo fanno nel segno di Cristo, si svolge la storia dell’incontro tra Aristide l’angelo che deve annunciare l’arrivo di un nuovo Messia e Nicola. Ma che lavoro fa Nicola? Ma è ovvio…. fa il vicepreside! La scelta della professione è esilarante… doveva essere un personaggio molto tipizzato… uno che non solo sta alle regole ma è tenuto a farle rispettare…. un tipo rigido e tradizionale. Eccoci tutti, quindi, noi persone di scuola, dipinti nei nostri piccoli schemi mentali. E del resto chi si scandalizza rientra pienamente in questa descrizione”.
Ecco la trama del film: “Aristide è un angelo adibito all’ufficio smistamento preghiere che sogna un trasferimento nel coro dell’Altissimo. Durante un’assemblea del consesso dei cherubini si vota se eliminare l’umanità con un diluvio universale definitivo per punirla della sua scelleratezza, o mandare sulla terra un nuovo messia come ultima possibilità prima dell’estinzione. La spunta la seconda opzione, e qualcuno dovrà scendere ad ingravidare una donna con il nuovo figlio di Dio. Aristide si dà volontario, sperando che quella sia la sua occasione di ottenere in premio l’ambita promozione al coro angelico: una volta atterrato, dovrà posare la mano sul ventre di una prescelta, e il gioco sarà fatto. Ma per una serie di equivoci finirà invece per toccare il ventre di Nicola, un vicepreside in rotta con la moglie, che si ritroverà incinto del messia. E per poter tornare in Paradiso Aristide dovrà trovare il modo di riparare il guaio commesso”
Qualche tempo fa abbiamo parlato di un altro film che ha come protagonista un membro del personale scolastico: un supplente.
La storia è quella di un professore di letteratura, Lucio, che è nel pieno di eventi molto forti: separato con una figlia, padre malato di cancro e arrivato secondo al concorso per entrare di ruolo all’università. Tutti avvenimenti che gli fanno decidere di scegliere un’altra strada, quella dell’insegnamento a scuola. Così viene mandato nella periferia difficile della città, dove gli studenti della scuola hanno problemi tutti i giorni con le famiglie, con i criminali, sono senza sogni e senza soldi.
Ma ciò che esalta la presenza del docente è la ricerca del significato del proprio ruolo, grazie anche ai colleghi e ad avvenimenti cruenti che gli fanno comprendere qual è il suo compito. Durante l’anno scolastico la scuola è presa di mira da un gioco di potere tra istituzioni e criminali, ed è anche luogo in cui viene ritrovata della droga. Sta al supplente capire da che parte stare, se difendere gli studenti o appoggiare le istituzioni.
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