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Nuovo Governo: studenti a Milano bruciano foto di Meloni che potrebbe però “rispondere” con la chiusura del contratto ed eliminando le prove Invalsi

Il Governo non c’è ancora, ma gli studenti si stanno già schierando contro l’ipotesi di un esecutivo a guida Meloni.
Nella mattina di venerdì 7 ottobre molti studenti milanesi si sono dati appuntamento in Largo Cairoli, di fronte al Castello Sforzesco marciando fino a Piazza Fontana scandendo “Chi non salta Meloni è”.
In Piazza Duomo sono state bruciate le fotografie della leader di Fratelli d’Italia (ma anche quelle di Mario Draghi).

Sui volantini distribuiti o affissi sulle pensiline dei tram – riporta l’Ansa – si leggono le ragioni della contestazione: “Fascisti al governo; morti e sfruttamento in alternanza; repressione e carovita”. E l’esortazione: “Non stare a guardare: ribelliamoci!”.
Fra le parole d’ordine della manifestazione quella contro l’alternanza scuola-lavoro è forse la più gettonata.
Intanto gli studenti annunciano una nuova manifestazione per il 18 novembre “dedicata” completamente a colei che, in quella data sarà quasi certamente la presidente del Consiglio e l’evento si chiamerà proprio “No Meloni Day”.

Per il momento non si hanno segnali di proteste in arrivo da parte dei docenti che, stando almeno a quanto si legge nei social, sembrano abbastanza soddisfatti della sconfitta del PD e soprattutto di Bianchi e Azzolina, considerati i colpevoli dei “mali” che in questa fase stanno affliggendo la scuola (precariato fuori controllo, mobilità negata, classi affollate).
Ma è probabile che la soddisfazione durerà poco, perché fra poco si inizierà a parlare di legge di bilancio.
E nel provvedimento potrebbero essere inserite norme poco gradite, come per esempio l’introduzione del buono scuola o la ripresa del percorso dell’autonomia differenziata.
E’ possibile, però, che il nuovo Governo riesca a bilanciare le conseguenze negative di queste misure intestandosi il merito della chiusura del contratto. Senza dimenticare che la cancellazione (o anche solo la limitazione degli effetti) delle rilevazioni Invalsi, come annunciato in campagna elettorale da diverse esponenti di Fratelli d’Italia, potrebbe essere accolta molto favorevolmente da gran parte del mondo della scuola (studenti compresi).

Reginaldo Palermo

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